Ludopatia: «E’ malato di gioco», dimezzata la condanna a ex istruttore di tennis
Pena complessiva pressoché dimezzata, passata da 6 anni a 3 anni e 4 mesi, quella che deve scontare Stefano Cremaschi, 44 anni di St-Christophe, ex istruttore di tennis dall’importante passato agonistico, che questa mattina davanti al gup del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco, è stato condannato con rito abbreviato a 4 mesi di carcere per essersi appropriato indebitamente del bancomat di un amico nell’agosto del 2014.
Sempre in sede di udienza preliminare il gup del Tribunale di Aosta – anche grazie alla produzione da parte della difesa dell’imputato di una certificazione medica che ne attesta la patologia del gioco d’azzardo compulsivo – ha riconosciuto il vincolo della continuazione tra i reati di furto, truffa e appropriazione indebita commessi da Cremaschi a partire dal 2012 a oggi, così come confermato dal suo legale, l’avvocato Stefano Gubernati di Torino.
«Dopo non essersi difeso perché non aveva dato peso alla situazione, siamo riusciti a farci riconoscere l’appartenenza a un medesimo disegno criminoso dei reati commessi dal mio assistito dal 2012», ha spiegato.
Cremaschi, in attesa di poter essere ospitato all’interno di una comunità, al momento resta recluso presso la casa circondariale di Ivrea.
Tra le condanne in primo grado inflittegli ad Aosta, figurano quella per aver commesso 12 truffe a danno di altrettanti tabaccai, convinti a ricaricare la carta Postepay di Cremaschi senza ricevere il contante (un anno, un mese e 10 giorni di carcere e 1.200 di multa) e quella per il furto di una borsetta contenente 20 euro perpetrato ai danni di un’impiegata della casa di riposo Refuge Père Laurent di Aosta (un anno di reclusione e 500 euro di multa).
Nella foto l’ex istruttore di tennis Stefano Cremaschi all’uscita questa mattina dal Tribunale di Aosta.
(pa.ba.)