Vigili del fuoco, tanto rumore per nulla
«I Corpi permanenti dei vigili del fuoco di Trento e di Bolzano e della Valle d’Aosta sono equiparati al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Conseguentemente tali Corpi sono ricompresi tra quelli cui si applica il decreto del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale del 30 marzo 1998».
É la legge 246 del 10 agosto 2000 (comma 1, articolo 14) a dare soluzione a un clamore nato attorno alla vicenda del corpo dei vigili del fuoco valdostano che punterebbe alla riunificazione con il corpo nazionale per evitare differenti trattamenti a livello previdenziale.
In una nota congiunta i segretari regionali della funzione pubblica Barbara Abram (Cisl), Claudio Albertinelli (Savt), Ramira Bizzotto (Uil) e Carmela Macheda (Cgil) spiegano come «la tematica del possibile differente trattamento previdenziale è in realtà un finto problema, visto che a seguito di un approfondimento abbiamo rilevato come il tutto sia già stato affrontato e risolto con una legge nazionale nel lontano 200».
L’unica cosa da fare quindi, secondo i sindacati, è chiedere la corretta applicazione della legge.
«Stupisce il fatto che chi si è occupato a vari livelli di questa vicenda non abbia fatto i necessari approfondimenti normativi/legislativi prima di creare allarmismo e un conseguente clima di forte tensione tra i vigili del fuoco valdostani, o forse viene da pensare che qualcuno fosse alla ricerca di un qualche pretesto utile a portare avanti una battaglia personale che nulla ha a che vedere con il bene del corpo regionale dei vigili del fuoco» concludono i sindacati.
In foto i vigili del fuoco impegnati in un’operazione ad alta quota
(re.newsvda.it)