Economia: «In miglioramento la situazione delle famiglie, non quella delle imprese valdostane»; nel 2014 boom di richieste di cancellazione
Duecentouno richieste di cancellazione delle imprese dal registro tenuto presso la Camera di Commercio di Aosta, ben 179 in più rispetto al 2013, con un aumento attestatosi alla quota vertiginosa del +813,6%.
E’ senz’altro questo il dato più altisonante derivante dal bilancio dell’attività promossa nel 2014 dagli uffici amministrativi del Tribunale di Aosta, diretti dal dottor Giovanni Sisto.
In un simile contesto, in cui – sulla base dei dati generali Istat elaborati su modelli delle agenzie Ernst & Young e Svimez – la previsione di crescita del Pil per il 2015 si attesta a quota 1% contro lo 0,7% del 2014 e il -3,8% del 2013, il quadro tracciato dal funzionario del Tribunale di Aosta è piuttosto contraddittorio, perché se è vero che si notano «dati in miglioramento» per le famiglie, «per le imprese si è ritornati nel tunnel buio, dopo qualche luce intravista nel 2013», ha spiegato Giovanni Sisto.
Più nel dettaglio, nel 2014 per le famiglie c’è stato un -3,4% nelle esecuzioni immobiliari, principalmente pignoramenti di case di proprietà, passate dai 146 casi del 2013 ai 141 del 2014, così come in diminuzione (-8,2%) sono stati registrati anche gli sfratti per fine locazione o per morosità, passati dai 255 del 2013 ai 234 del 2014 (quelli per sola morosità sono stati 212 nel 2013 e 211 nel 2014). Rimanendo nel macro campo delle famiglie, le procedure di esecuzione mobiliare, pignoramenti di beni mobili, presso terzi e di conti correnti, segnano un -4,3%, essendo passati dai 903 del 2013 agli 864 del 2014.
Per quanto riguarda le imprese, «la situazione è diametralmente opposta», dichiara Sisto, con le procedure concorsuali – fallimenti, concordati preventivi e liquidazioni coatte amministrative di cooperative – che hanno subìto un’impennata del +43,8%, essendo salite dalle 16 del 2013 (di cui 10 fallimenti) alle 23 del 2014 (di cui 16 fallimenti).
Estremamente preoccupante – come anticipato poc’anzi – il dato delle richieste di cancellazione dal registro dalle imprese inoltrate in Tribunale, passate dalle 22 del 2013 alle 201 del 2014, mentre nel 2012 queste si fermarono a quota 122.
«Questo dato sta a indicare, almeno in parte, che le richieste di cancellazione in arrivo in questo periodo dalla Camera di Commercio fanno riferimento a situazioni di difficoltà delle imprese risalenti in buona parte al periodo del 2012, l’annus horribilis della crisi economica», ha affermato Giovanni Sisto, confermando il trend in crescita delle richieste di cancellazione anche in questo primo mese del 2015.
Unico dato positivo, quello per le imprese, sembra giungere dagli sfratti dai capannoni, che hanno subìto un arresto del -25%, essendo passati dai 104 del 2013 (di cui 85 per morosità) ai 78 del 2014 (di cui 71 per morosità).
In sede di commento conclusivo, il direttore amministrativo del Tribunale di Aosta ha precisato che «l’economia valdostana si è via via indirizzata verso un potenziamento del settore terziario, abbandonando in qualche modo quello che per decenni fu il fulcro dell’economia di impresa regionale, ovvero quello delle costruzioni».
Nella foto il dottor Giovanni Sisto.
(pa.ba.)