Courmayeur: ex amministratori comunali condannati a risarcire sul «caso MBE»
Sono stati condannati al pagamento della somma pari al 30% della seconda posta di danno, vale a dire complessivi 226.060,86 euro sui 753.536,21 contestati dalla Procura regionale della Corte dei Conti, venendo invece assolti dalle contestazioni relative alla prima posta di danno, quantificata nell’atto di citazione in 451.034 euro, gli ex amministratori comunali di Courmayeur in carica nella legislatura dal 2002 al 2007 e gli amministratori della società mista – posta in liquidazione nel 2010 – Mont Blanc Energie Srl.
Più nel dettaglio, per quanto riguarda la seconda parte del danno erariale – le «spese finanziate e sostenute dal Comune di Courmayeur, tramite fideiussione, per effettuare gli interventi ritenuti, erroneamente, necessari e sufficienti a preservare la valutazione di impatto ambientale prorogata fino al 23 dicembre 2007» – l’ex sindaco Romano Blua è stato condannato al pagamento di 37.768,10 euro e l’ex vice sindaco Ennio Mochet, l’ex segretaria comunale Anna Longis e gli ex consiglieri comunali Teodoro Argese, Alessia Di Addario, Mario Esposito, Sandra Pasi, Mario Ravello e Francesco Caligiana a risarcire 14.163,03 euro ciascuno; l’ex consigliere comunale Gaetano Castelnuovo, invece, è stato «assolto per intervenuta prescrizione e non nel merito». Rimanendo alla seconda parte del danno erariale, condannati anche i due amministratori della società MBE Srl, Valter Zucca e Roberto Milliery, rispettivamente amministratore delegato e consigliere, che dovranno pagare una quota di danno pari a 37.768,10 euro a testa.
Per quanto concerne le spese di giudizio, quantificate in 17.548,87 euro, queste dovranno essere pagate dai 12 convenuti in parti uguali, compreso Gaetano Castelnuovo.
LA VICENDA
La questione è legata al progetto di realizzazione di un’unica centrale idroelettrica gemellata (dal costo stimato di 30 milioni di euro) sulle dore di Veny e Ferret, operazione per il raggiungimento della quale il 13 dicembre 2005 l’allora Consiglio comunale di Courmayeur adottò due delibere: la numero 81 (‘Preliminare accordo societario Comune di Courmayeur e CVE Srl: approvazione’) e la numero 82 (‘Mont Blanc Energie Srl: approvazione statuto’).
In poche parole, il Comune di Courmayeur – a soli 10 giorni dalla scadenza di validità della valutazione di impatto ambientale sul progetto – decise di costituire una società mista pubblico-privato (Comune al 51% e CVE Srl al 49%) per dare gambe all’operazione.
Da qui lo stanziamento di 451.034 euro – la prima posta di danno erariale secondo la Procura contabile – «pari all’ammontare delle spese sostenute dall’amministrazione comunale per la costituzione, la gestione e la liquidazione della società MBE», a cui seguirono i 753.536,21 euro stanziati – anche attraverso una fideiussione bancaria – per l’avvio del progetto, che però si arenò sul nascere, visto che la centrale non fu mai costruita e la società mista non realizzò mai nemmeno un euro di utile, anche perché la sua costituzione fu giudicata «illegittima» sia dal Tar della Valle d’Aosta con sentenza del 21 novembre 2006 sia dal Consiglio di Stato con sentenza del 4 marzo 2008, in quanto il Comune scelse il socio privato CVE Srl senza «seguire procedure a evidenza pubblica», sottraendosi così «al rispetto dei principi della concorrenza, della trasparenza e della par condicio», si legge nella prima delle due sentenze dei giudici amministrativi.
LA SENTENZA
In riferimento alla prima posta di danno, pari a 451.034 euro, ovvero le «spese sostenute dall’amministrazione comunale per la costituzione, la gestione e la liquidazione della società MBE», il collegio della Sezione giurisdizionale ha assolto i convenuti (gli ex amministratori comunali) per intervenuta prescrizione di sette delle dieci voci di spesa contestate; per le restanti tre, invece, l’assoluzione è stata pronunciata per «difetto di nesso causale tra la condotta dei convenuti e la voce di danno in questione», in quanto tutte e tre – una legata al conferimento di una consulenza e le altre due per la liquidazione della società MBE da parte dei soci – «sono da ricollegarsi direttamente a un’autonoma decisione dell’amministrazione comunale subentrante» a quella di Romano Blua.
Per quanto riguarda la seconda posta di danno, pari a 753.536,21 euro, ovvero le «spese finanziate e sostenute dal Comune di Courmayeur, tramite fideiussione, per effettuare gli interventi ritenuti, erroneamente, necessari e sufficienti a preservare la valutazione di impatto ambientale prorogata fino al 23 dicembre 2007», il collegio ha condannato i convenuti (gli amministratori della società mista e gli ex amministratori comunali) al pagamento complessivo di 226.060,86 euro «anche in considerazione dell’incidenza, sull’entità del danno, del comportamento degli amministratori subentranti», vale a dire quelli dell’amministrazione di Fabrizia Derriard, che non sono stati chiamati a integrare il contraddittorio – come invece chiesto dalle difese – in quanto «pare al Collegio comprensibile che i nuovi amministratori comunali, almeno nel periodo iniziale del loro subentro, si limitassero a lasciare eseguire i lavori già appaltati» dall’amministrazione di Romano Blua.
Nella foto l’amministratore delegato della società MBE Srl, Valter Zucca, a colloquio col suo legale in una pausa dell’udienza in Corte dei Conti del 18 dicembre 2014.
(patrick barmasse)