Inchiesta Declino: slitta al 10 giugno l’udienza preliminare nei confronti di Davide Perrin
E’ stata rinviata al prossimo 10 giugno, per «nullità delle notifiche», due per la precisione, l’udienza preliminare in programma questa mattina nell’aula al primo piano del palazzo di giustizia di Aosta, davanti al gup Giuseppe Colazingari, relativa all’inchiesta ‘Declino’ su presunte estorsioni perpetrate nell’ambito dell’acquisizione delle quote della società di gestione del night ‘Petra Club’ di Châtillon.
Nelle pieghe dell’attività investigativa del Nucleo operativo e radiomobile di Châtillon/St-Vincent – coordinata dal sostituto procuratore Pasquale Longarini – alla vigilia delle elezioni regionali 2013 spuntò fuori anche il nome dell’ex assessore comunale di Torgnon, Davide Perrin, candidato nella lista dell’Union Valdôtaine alle Regionali, dal quale partì un filone d’inchiesta parallelo per reati di natura elettorale.
Nell’ambito del fascicolo, dal quale a settembre del 2014 fu stralciata la posizione dell’albanese Perparim Sana perché resosi irreperibile sin dall’invio degli avvisi di garanzia, le contestazioni degli inquirenti sono molteplici: si va dalla tentata estorsione in concorso (Cosimo Lippo, Salvatore Filice, Salvatore Sbarra, Leonardo Tocci e Bardh e Blerim Prendi) alle minacce aggravate, lesioni personali e violenza privata (Cosimo Lippo, Giovanni Cusimano, Francesco Caffio e Cosimo Magrì), dalle lesioni personali aggravate e violenza privata (Bardh e Blerim Prendi) al concorso in cessione di sostanze stupefacenti (Cosimo Lippo, Giovanni Cusimano e Perparim Sana), dal favoreggiamento della prostituzione (Salvatore Filice) al favoreggiamento personale (Gerardo Iannone) fino al concorso in reati di natura elettorale (Cosimo Lippo e i cugini Davide e Fulvio Perrin).
In riferimento a quest’ultima contestazione della Procura della Repubblica di Aosta, emersa nell’ambito della contrapposizione tra due gruppi criminali rivali per il controllo della gestione del ‘Petra Club’ di Châtillon, uno capeggiato dal pugliese Cosimo Lippo e l’altro dai fratelli albanesi Bardh e Blerim Prendi, nel mese di aprile del 2013 – a poche settimane dalle elezioni regionali – tramite intercettazioni telefoniche gli inquirenti accertarono il contatto tra il candidato nelle fila dell’Union Valdôtaine, Davide Perrin, con Lippo, a cui il secondo escluso nella lista del Leone rampante promise e consegnò 1.000 euro in cambio di una ventina di voti da procacciargli in occasione della tornata elettorale.
La consegna della busta – secondo i carabinieri resa possibile grazie all’intermediazione del cugino Fulvio Perrin – venne fotografata in un parcheggio di Nus nel pomeriggio del 20 maggio 2013, sei giorni prima delle elezioni.
Una circostanza, quella della consegna dei 1.000 euro a Cosimo Lippo, che Davide Perrin ammise durante l’interrogatorio del 25 febbraio 2014 delegato dal sostituto procuratore Pasquale Longarini ai militari dell’Arma di Châtillon/St-Vincent.
Nell’udienza preliminare del prossimo 10 giugno è probabile la scelta di eventuali riti alternativi da parte di alcuni dei personaggi per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.
Nella foto alcuni dei legali difensori degli indagati in aula questa mattina ad Aosta, con sullo sfondo il sostituto procuratore Pasquale Longarini.
(patrick barmasse)