Triplice tentato suicidio, è giallo sulle cause
Il triplice tentato suicidio di ieri di tre sorelle di Carmagnola (To), scongiurato dai carabinieri di Breuil Cervinia e con l’ausilio degli agenti di polizia locale si tinge di giallo. La causa del tentato gesto, infatti, sembra legato a dissidi per un’eredità e a una presunta truffa messa in piedi da due avvocati. Ma lo stesso gesto potrebbe anche essere stato solo dimostrativo, considerata la dinamica, sulla quale stanno indagando i carabinieri.
Le tre donne, Piera, Gabriella e Valeria, due ricoverate al Parini di Aosta, e una, quella intossicata forse da monossido di carbonio (anche se i sanitari chiariranno se ha ingerito altre sostanze) avevano con loro un biglietto d’addio che spiegava i motivi dell’intenzione di farla finita; un biglietto in cui, sembra,facevano nomi e cognoni delle persone coinvolte nella presunta tentata truffa che le stesse nei giorni scorsi avevano resa nota attraverso l’invio di documentazione alla redazione romana di Mediaset. Le donne, secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa nelle pagine locali di Torino e Provincia, e secondo quanto confermato dall’ex sindaco di Carmagnola, Felice Giraudo, in passato erano state protagoniste negative a Striscia la Notizia: nella convinzione di riuscire a cogliere con le mani nel sacco l’allora primo cittadino, Felice Giraudo, presentandosi nel suo ufficio con quella che le donne ritenevano essere una mazzetta, alla fine dovettero subire un processo.
Il gesto plateale o vero che sia, sembra effettivamente avere origine dai dissidi falimiari per un’eredità cospicua lasciata dal padre noto imprenditore. L’ultima parte della stessa, un palazzo a Vinovo, avrebbe ulteriormente complicato i rapporti tra i discendenti, quattro sorelle e due fratelli. Piera, Gabriella e Valeria ritenevano di essere state truffate da una coppia di avvocati che avevano favorito la quarta sorella, Alda di 66 anni, rimasta a Carmagnola e trovata anch’essa in stato confusionale dai carabieri, con conseguente ricovero al Santa Croce di Moncalieri.
(redazione newsvda)