Costi politica: spese dei gruppi, la Corte dei Conti indaga sui rendiconti dal 2009 al 2012
Ora è ufficiale. La Procura regionale della Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per presunto danno erariale nell’ambito delle spese effettuate – tra il 2009 e il 2012 – dai sei gruppi consiliari della XIII legislatura, vale a dire quelli di Alpe, Fédération Autonomiste, Pd, Pdl, Stella Alpina e Union Valdôtaine.
Archiviato il doppio processo penale con rito abbreviato di primo grado, concluso con l’assoluzione – a vario titolo «perché il fatto non sussiste» o «perché il fatto non costituisce reato» – di tutti e 27 i politici per i quali la Procura della Repubblica di Aosta aveva chiesto il rinvio a giudizio, ora la palla passa al procuratore regionale Claudio Chiarenza, che – nonostante il gup Giuseppe Colazingari debba ancora depositare le motivazioni delle assoluzioni di Marco Viérin, André Lanièce e Dario Comé di Stella Alpina del 28 aprile scorso – conferma di avere aperto un fascicolo sui rendiconti dei gruppi consiliari dal 2009 al 2012, ovvero quelli nell’ambito dei quali il procuratore capo Marilinda Mineccia contestò «spese pazze» per complessivi 1.495.900 euro.
«La responsabilità contabile è distinta dalla responsabilità penale, la prima è più ampia della seconda, motivo per cui non tutte le condotte che integrano un illecito contabile configurano anche un illecito penale», aveva in qualche modo anticipato il gup Maurizio D’Abrusco nelle motivazioni della sentenza del 30 marzo scorso.
I dettagli sul numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 27 luglio 2015.
(pa.ba.)