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Agroalimentare: Coldiretti contro il falso made in Italy

Agroalimentare: Coldiretti contro il falso made in Italy

Protesta al valico del Brennero «contro un'Europa che spalanca le porte ai traffici di ogni tipo di schifezza alimentare sui quali si fanno affari a danno degli agricoltori e consumatori»

Migliaia di agricoltori hanno presidiato martedì il valico del Brennero per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che – spiega Coldiretti in una nota – «favoriscono le speculazioni e stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente». Al valico del Brennero erano presenti, in rappresentazione di Coldiretti VdA, il presidente Giuseppe Balicco e il direttore Ezio Mossoni.
Coldiretti punta il dito «contro l’Europa che spalanca le porte ai traffici di ogni tipo di schifeza alimentare, sulle quali fanno affari a danno di agricoltori e consumatori». Autobotti, camion frigo, container sono stati verificati senza tregua dagli agricoltori per smascherare il finto made in Italy; dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità – ad esempio polveri da latte e cagliate da utilizzare per fare formaggi made in Italy senza latte ‘vero’ e senza indicazioni in etichetta.
«Il dossier elaborato da Coldiretti – si legge nella nota lo dimostra: in assenza di regola sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, la concorrenza sleale è insostenibile, con prezzi riconosciuti agli agricoltori che sono scesi al di sotto dei costi di produzione, con la drammatica chiusura delle aziende e senza alcun beneficio per i consumatori».
Nella foto, il presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo con il presidente della Coldiretti regionale Giuseppe Balicco.
(c.t.)

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