Feletti 1882: fine attività produttiva, scattano licenziamenti
Fine di ogni attività produttiva in Valle d’Aosta per la Feletti di Pont-Saint-Martin (foto). Da oggi decorrono i licenziamenti degli ultimi lavoratori.
La storica società produttrice di cioccolato dal 1882, «dopo il continuo depauperamento degli assetti produttivi e gestionali, ma sopratutto finanziari, ha stabilito e confermato la cessazione definitiva di ogni attività presso lo stabilimento valdostano – si legge in una nota del Savt -. Una situazione di crisi che si è aggravata con il passare dei mesi e che ha avuto pesanti ripercussioni sulle famiglie dei lavoratori ed anche sul territorio della bassa Valle, essendo la Feletti fonte occupazionale importante negli ultimi decenni».
Nell’incontro svoltosi all’assessorato alle Attività Produttive tra le organizzazioni Sindacali del comparto industria alimentare e la società HDI, capofila di Feletti, rappresentata dall’ad Giuseppe Pellini le parti hanno analizzato la possibilità di dare continuità allo stabilimento e ricercate soluzioni finalizzate almeno a garantire la prosecuzione degli ammortizzatori sociali in scadenza alla fine di settembre 2015. Ma niente da fare: gli ultimi lavoratori ancora in forza, presenti all’incontro, dopo aver sperato in una ripresa della produzione e nella continuità aziendale, hanno definitivamente perso ogni speranza, trovandosi di fronte la fine di ogni attività produttiva e il termine di utilizzo della cassa integrazione straordinaria, fissato per lunedì 28 settembre 2015.
«I referenti della storica azienda, presente in Valle d’Aosta dagli anni 60, dopo aver ascoltato le proposte dell’Assessore e delle Organizzazioni sindacali, hanno confermato il termine della CIG/S e la relativa risoluzione dei rapporti di lavoro ancora in essere – prosegue la nota -. Una brutta fine che lascia l’amaro in bocca a tutti i soggetti interessati. Oltre alla questione sociale, purtroppo, lo stabilimento di Pont-Saint-Martin, rimane oggi vuoto e abbandonato al suo destino. Parte delle macchine e degli impianti sono state vendute ed altre sono state spostate nello stabilimento principale di Castelleone».
(redazione newsvda)