Albergatori contro edili: il 60% delle strutture ha investito
«Pur cercando di evitare sterili polemiche» il presidente degli albergatori Alessandro Cavaliere replica a quanto esternato da alcuni imprenditori edili nei giorni scorsi, nell’ambito di un incontro che metteva in luce le difficoltà del comparto.
Ezio Colliard, imprenditore di Hône, tra le soluzioni ipotizzate per risollevare l’edilizia puntava sul turismo: «La Valle d’Aosta ha una vocazione turistica – ha ricordato – il 78% del patrimonio alberghiero e della ristorazione è in condizioni fatiscenti, già solo sistemando questo risolleviamo l’edilizia».
Percentuali che secondo Cavaliere non tornano. «Attenendosi ai soli dati statistici fornitici da Finaosta Spa ed elaborati dal Centro Studi ADAVA, al 31 dicembre 2014, le strutture ricettive che hanno sostenuto nuovi investimenti per il tramite della finanziaria regionale, per tutti i mutui in essere, sono state 254, ovvero quasi il 60% delle strutture alberghiere propriamente dette, mentre lammontare degli importi erogati superano i 262 milioni di euro» scrive in una nota.
«Ancora più interessante è poi lanalisi di dettaglio sulle tipologie degli interventi: se il 9% è destinato allacquisto e il 13% alla costruzione di nuove strutture ricettive, ben il 78% è destinato alle ristrutturazioni delle strutture esistenti».
«Alla luce di questi dati conclude il presidente Cavaliere è curioso che alcuni rappresentanti del settore edile definiscano il 78% del nostro comparto composto da strutture alberghiere fatiscenti. Mi sembra che i trend in crescita, sia di presenze che di arrivi turistici, siano un segnale chiaro, non solo dello stato di salute del nostro settore ma anche e soprattutto dell’apprezzamento dei mercati per la qualità del nostro prodotto turistico. Avendo precisato ciò, non possiamo che unirci agli imprenditori edili nel sostenere l’urgenza di nuovi incentivi a sostegno degli investimenti per ristrutturazioni e riqualificazioni, seria strada per la crescita».
In foto Alessandro Cavaliere
(e.d.)