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Corte dei Conti: condannato ex direttore J.B. Féstaz

Corte dei Conti: condannato ex direttore J.B. Féstaz

Elio Pau dovrà risarcire il danno erariale indiretto di 88 mila euro scaturito dagli indennizzi che - a seguito di una sentenza del giudice del lavoro del 2011 - la casa di riposo dovette riconoscere a tre infermiere e a un'operatrice socio-sanitaria

L’ex direttore della casa di riposo J.B. Féstaz di Aosta, Elio Pau, 78 anni, è stato condannato dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Valle d’Aosta al pagamento di 88 mila euro – oltre a 500 euro di spese di giudizio – nell’ambito del giudizio di responsabilità per danno erariale istruito nei suoi confronti dal procuratore regionale Claudio Chiarenza.
Secondo la tesi accusatoria espressa nel corso dell’udienza del 15 ottobre scorso, Pau doveva rispondere di un «danno erariale indiretto alle casse del J.B. Féstaz» pari a 88 mila euro, ovvero gli indennizzi che la casa di riposo fu costretta a pagare a tre infermiere professionali e a un’operatrice socio-sanitaria in esecuzione di quanto disposto dalla sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, che il 5 maggio 2011 – pur negando la stabilizzazione delle quattro lavoratrici – riconobbe loro risarcimenti pari a 20 mensilità ciascuna, danni che vennero poi riconteggiati – all’atto degli accordi transattivi – in 22 mila euro a testa previa la possibilità delle quattro lavoratrici di poter essere assunte a tempo indeterminato dopo regolare procedura concorsuale.
Da qui l’azione di responsabilità scattata nei confronti dell’ex direttore del J.B. Féstaz, Elio Pau, reo tra il 2005 e il 2010 – secondo la Procura contabile – di aver reiterato contratti di collaborazione coordinata e continuativa «in violazione della normativa sui contratti del pubblico impiego privatizzato, senza peraltro mai fornire i motivi tecnici che ne giustificassero l’adozione», aveva spiegato il procuratore Claudio Chiarenza durante la sua requisitoria, aggiungendo: «La condotta illecita è configurabile come colpa grave anche alla luce di una certa sciatteria con la quale vennero predisposti questi contratti, che spesso facevano riferimento a norme abrogate da anni».
Nella foto il collegio aostano della Corte dei Conti composto da Filippo Esposito, Paolo Maria Cominelli e Alessandra Olessina.
(pa.ba.)

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