Aosta: garderie salve, ma il destino è segnato
Per ora le garderie sono salve, con tutto ciò che ne comporta, ma il loro destino è ormai segnato, con la via verso il mantenimento di tre nidi flessibili ormai tracciata e che, a meno di sconvolgimenti, entrerà in vigore il prossimo anno. E’ stato rinnovato di un anno, infatti, l’appalto delle garderie comunali, Gatto Blu e ApeLuna, che vedevano l’accordo in scadenza alla fine di questo mese, come comunica al termine dell’assemblea di Giunta l’assessore alle Politiche sociali Marco Sorbara: «Siamo arrivati solo ora al rinnovo perché era giusto ragionare sui servizi alla prima infanzia nel loro complesso – spiega Sorbara -. Questo passo è stato praticamente obbligato, perché le garderie sono piene e, a differenza di quanto accaduto con la chiusura della Farfavola, non saremmo stati in grado di dare una risposta alle esigenze dei cittadini. In questo modo, riusciamo a mantnere per un anno i posti di lavoro, garantiamo il servizio e diamo un anno di preavviso in vista della futura riorganizzazione. Certo, se avessimo dovuto guardare solo gli aspetti contabili, questo passo sarebbe stata azzardato, ma i 270 mila euro peseranno solo per il 30% (circa 70 mila euro) sulle casse comunali, mentre il resto sarà ripartito in maniera proporzionale tra genitori e regione». Già, almeno per un anno, perché la strada è ormai segnata. «L’idea è quella di arrivare ad avere tre asili nido flessibili: via Roma, Berra e viale Europa, cosa consentita dalla nuova normativa regionale che entrerà in vigore nel 2016 – continua Sorbara -. La tendenza, infatti, è quella di non avere più bisogno delle garderie una volta che riusciremo ad allestire delle strutture in grado di coprire le diverse necessità, che vanno, appunto, dal servizio simil garderie, passando per il nido a tempo pieno o tempo parziale. Questo è il modello a cui tendiamo, ma almeno in questo modo diamo un orizzonte temporale sicuro per permettere a sindacati e cooperative di gestire nel migliore dei modi il passaggio». Ma i problemi occupazionali sono solamente rinviati: «Questo è vero, ma c’è il tempo di organizzarsi – spiega ancora Sorbara -; fallo ora avrebbe comportato costi sociali insostenibili. Nell’arco di qualche mese, comunque, valuteremo le reazioni dei genitori e vedremo cosa fare: non è escluso che in caso di richieste abnormi si intraprenda la strada della collaborazione con i privati». In attesa della rivoluzione, i posti disponibili per gli asili nido sono 30, 18 in via Roma e 12 al Quartiere Dora, in grado di soddisfare le esigenze di circa un’ottantina di famiglie.
(al.bi.)