Questura: più furti in abitazione nel 2015
«Dati sostanzialmente non difformi rispetto al 2014, il che sta a indicare un’attività di Polizia che è continuata a essere piuttosto vivace». Così Maurizio Celia ha intrapreso questa mattina la sua ultima conferenza stampa da questore di Aosta, incarico che ricoprirà fino al prossimo 30 gennaio, prima di andare in pensione. Al suo posto, a oggi, ci sono soltanto alcuni papabili, ma nulla ancora di ufficiale. «La nostra amministrazione è last minute», ha scherzato Celia, che è passato poi ad analizzare l’andamento della criminalità in Valle d’Aosta nell’anno 2015, alla presenza dei dirigenti della Polizia di Frontiera, Alessandro Zanzi, della Squadra mobile, Mattia Falso, e dell’Ufficio Immigrazione, Eleonora Cognigni, questi ultimi due appena arrivati in Questura ad Aosta al posto di Nicola Donadio e Marco Ferraro.
Il dato complessivo
Più nel dettaglio, «a livello di dati di sintesi», il totale dei delitti è sceso sensibilmente rispetto ai 4698 del 2014, attestandosi nel 2015 a quota 4071. «Merito, almeno in parte, dell’incessante attività di prevenzione e di controllo che abbiamo operato con i nostri uomini – ha precisato il questore di Aosta – coinvolgendo in particolare, dopo i noti e sconvolgenti fatti di Parigi, da Charlie Hebdo in avanti, la Polizia di Frontiera, che ha fatto e continua a svolgere un servizio fondamentale».
Un servizio di controllo, quello alla frontiera, che è andato a influire anche sul numero totale degli arresti nel 2015 (46), considerato che buona parte sono arrivati proprio a seguito di specifiche attività compiute a contrasto sia dell’immigrazione clandestina (e suo sfruttamento) sia del traffico di sostanze stupefacenti (rispetto al 2014, quando le persone tradotte alla casa circondariale di Brissogne furono 52, il numero di persone arrestate nell’ultimo anno è in ogni caso leggermente diminuito).
I dati specifici
In un simile contesto, con i soggetti denunciati che sono passati dai 592 del 2014 ai 469 del 2015, a fronte di un’attività di prevenzione che ha portato la quota di individui e veicoli complessivamente controllati nell’ordine a 64.571 e 31.949 (contro i 56.439 individui e i 27.224 veicoli del 2014), i dati forse più rilevanti sono sostanzialmente due: l’aumento delle certificazioni antimafia rilasciate dagli uffici, tutte con esito positivo tranne due, quelle richieste dal Consorzio stabile Gecoval di St-Vincent e dalla Tra.Mo.Ter. di St-Christophe, e la crescita dei furti in abitazione, passati dai 391 del 2014 ai 430 del 2015. «E’ un dato serio, che denota un aumento significativo del fenomeno, anche se in passato si erano toccati picchi più alti. Detto ciò, effettivamente c’è stata una recrudescenza del fenomeno a partire dal periodo estivo», ha spiegato il questore Maurizio Celia, che tornando sul rilascio delle certificazioni antimafia, ha aggiunto: «L’aumento delle richieste può anche essere inteso come un dato positivo, visto che risultano evidentemente in aumento le ditte che vogliono partecipare ad appalti pubblici».
Per quanto riguarda i furti totali, questi nel 2015 sono a ogni modo calati a 1738 rispetto ai 1917 del 2014.
In relazione ai tavoli interforze attivati in Valle d’Aosta, Celia ha concluso: «E’ un’esperienza che funziona, e funziona benissimo, perché qui in Valle non c’è soltanto coordinamento, bensì c’è anche e soprattutto condivisione di obiettivi».
Nella foto il questore Maurizio Celia insieme ai dirigenti Alessandro Zanzi, Mattia Falso ed Eleonora Cognigni.
(pa.ba.)