Tribunale Aosta: ufficio gip a rischio ingolfamento
L’ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Aosta è a rischio ingolfamento. La circostanza è emersa a seguito della ripartizione del personale amministrativo nell’ambito del distretto ricadente sotto la Corte d’Appello di Torino, con diverse unità aostane che – già a decorrere dal dicembre scorso – sono settimanalmente costrette a scendere a Ivrea (peraltro a proprie spese) per prendere servizio all’interno del Tribunale di Ivrea.
La regola della coperta corta, insomma, se da una parte sembra andare in soccorso del palazzo di giustizia di Ivrea, costretto a smaltire un arretrato di oltre mille sentenze che «devono passare in giudicato», pena l’impossibilità di «mandarle in esecuzione», dall’altra rischia di mandare in crisi Aosta, il cui Tribunale – ultimi dati nazionali alla mano – non presenta praticamente alcun arretrato.
Con la nuova organizzazione, però, il rischio è che se ne crei, se è vero che attualmente sono tre i dipendenti – tra cui una dirigente – che stanno scendendo tre volte alla settimana a Ivrea per dare manforte ai colleghi eporediesi, la cui struttura – a seguito dell’unificazione con Chivasso e Ciriè – risulta essere la seconda più grande del Piemonte per quanto riguarda il bacino di utenza (540 mila abitanti) sul quale ricade la sua giurisdizione.
In un simile contesto, di uno dei primi intoppi pratici scaturiti da questa nuova situazione, se n’è avuta dimostrazione questa mattina, con il processo collegiale a carico di Samir Harnafi, 35enne di origine marocchina, imputato di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, slittato al prossimo 16 marzo a causa di una «notificazione tardiva».
(pa.ba.)
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