Armi modificate e alterate, patteggia bracconiere di St-Pierre
Così come anticipato da Gazzetta Matin sul numero del primo febbraio scorso, Emilio Pariset, 58 anni, lattoniere di St-Pierre agli arresti domiciliari dal pomeriggio di venerdì 22 gennaio perché sospettato di essere un bracconiere, nell’udienza di mercoledì davanti al giudice del Tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa) e mille euro di multa, venendo quindi scarcerato.
Il 22 gennaio scorso, dopo una complessa attività di polizia giudiziaria della Squadra mobile in collaborazione con gli uomini del Corpo forestale, nelle perquisizioni operate durante tutta la giornata vennero rinvenuti e sequestrati sette fucili modificati e alterati di grosso calibro e due pistole, oltre a un migliaio di proiettili di vario calibro e diversi trofei di caccia. La maggior parte dei fucili – alcuni dei quali privi di matricola – vennero sequestrati in un locale nelle disponibilità del Pariset a Rhêmes-St-Georges, in località Frassiney, dove fu rinvenuta anche della dinamite con miccia detonante (per farla brillare si rese necessario lintervento del Nucleo artificieri di Torino). Oltre ad altro materiale sequestrato nella sua abitazione di residenza a St-Pierre, in un garage di frazione Trepont a Villeneuve, Polizia e Forestale scoprirono anche un caveau ricavato in un muro in cemento armato, allinterno del quale vi erano occultati due freezer contenenti carni di marmotta e stambecco.
Tra i reati contestati a Emilio Pariset (che non è risultato titolare né del porto darmi né tantomeno della licenza venatoria) figuravano la detenzione illegale di armi comuni da sparo alterate e relativo munizionamento, la detenzione illegale di dinamite, la ricettazione e la detenzione illegale di parti di animali (marmotta e stambecco).
(pa.ba.)