Migranti: Saint-Marcel in subbuglio per i 17 arrivi
«Quello dei migranti è un business» esclama dalla platea uno dei quasi duecento cittadini convenuti nell’ex sala consiliare di località Prélaz dove, nella serata di ieri, la popolazione di Saint-Marcel ha incontrato i rappresentanti della prefettura, dell’Usl, dei carabinieri e della cooperativa Leone Rosso in merito all’arrivo di 17 migranti in località Surpian, alloggiati nel B&B Maison de Geneviève. Un altro cittadino recrimina «sui tempi lunghi dell’accoglienza, ce li terremo per anni» e alla cooperativa che ricorda «i diritti dei migranti» il pubblico ribatte «anche noi abbiamo diritti, alla sicurezza tra gli altri». Non piace il fatto che la sera i richiedenti asilo restino soli e c’è chi tira fuori pure «gli ormoni a balla, cosa dobbiamo fare? istituire il coprifuoco». Rispunta il luogo comune dei 35 euro al giorno garantiti ai migranti. «Sono 2,50 euro» sottolineano dal tavolo dei relatori. Un altro esclama: «Saint-Marcel è la banlieue: i migranti non li mandano certo a Courmayeur». Rassicurano Vitaliano Vitali della prefettura e i carabinieri: mai un crimine, mai un comportamento inadeguato fin qui. Non basta, i cittadini esigono che ci sia un ‘guardiano’ anche di notte. Servizio su Gazzetta Matin in edicola sabato 26 aprile.
(danila chenal)