Riina Jr in Tv, che gran polverone!
Un esposto all’Agcom e una denuncia in sede civile: è ancora polemica sulla Rai per l’intervista di Bruno Vespa a Salvo Riina nella puntata di Porta a porta del 6 aprile.
Il renziano Michele Anzaldi scrive al presidente Cardani e ai componenti dell’Autorità per le Comunicazioni perché verifichino le eventuali violazioni del contratto di servizio, mentre il sindaco di Palermo Leoluca Orlando incalza la tv pubblica con una denuncia in sede civile, parlando di operazione di “puro marketing” e di ‘”spettacolarizzazione e ‘normalizzazione’ del fenomeno mafioso”. Il caso potrebbe approdare sul tavolo dell’Agcom già in settimana: un commissario, in particolare, si è impegnato a proporre immediatamente al Consiglio la segnalazione di Anzaldi, che pone “questioni urgenti e serie”. Il parlamentare Pd e segretario della Vigilanza, che per primo aveva sollevato il caso Riina, cita le proteste di esponenti delle istituzioni, dal presidente del Senato Grasso alla presidente dell’Antimafia Bindi e chiede di verificare se l’intervista a Riina non abbia violato il contratto di servizio, “in particolare all’articolo 2 quando prevede di garantire ‘lo sviluppo del senso critico, civile ed etico della collettività nazionale’, e all’articolo 4, quando richiede il rigoroso rispetto della deontologia professionale per ‘coniugare il principio di libertà con quello di responsabilità nel rispetto della dignità della persona’”. Orlando invece accusa la Rai di “comportamento inaccettabile”, perché “ha volutamente trasmesso, concordando che l’intervista non avesse alcun reale contraddittorio, una immagine del tutto distorta della mafia”. Contro le modalità dell’intervista si schiera anche il pm Maurizio de Lucia, che indagò Riina jr, parlando sulle pagine di Repubblica di Palermo di “attacco allo Stato”, perché il giovane boss “ha detto quello che voleva”: “aveva condiviso la strategia del padre sulle stragi e gli interessa ancora screditare i pentiti”.
In Valle non si sono levate le proteste per quanto andato in onda, segno che o quello della mafia è un tema che interessa poco i valdostani (ma non è così, dato che c’è parecchia sensibilità), oppure perché i valdostani si sono resi conto che fare una battaglia contro al Rai è tempo perso.
Ho seguito il programma, più per curiosità professionale che altro. Come altri colleghi illustri che si sono già espressi in merito, anche per me Riina Jr non ha aggiunto niente a quanto già sapevamo, ovvero che l’omertà è uno dei capisaldi dei mafiosi. E poi negare, negare sempre e fare come i mistificatori della realtà: inventarsi una storia, farla propria e poi crederci talmente tanto che poi la si crede vera. Nel caso specifico, convincersi che la mafia non è male; che uccidere è la normalità.
Che pena. E ancor più pena mi ha fatto Vespa, il quale pensando di fare un gran colpo televisivo e incollare così milioni di persone al Tv, alla fine è stato usato da Riina.
Il fatto è che sono stati spesi soldi pubblici…E mi girano alquanto le palle!