Scuola: presidio sotto Palazzo regionale contro riforma
Oltre 100 docenti hanno dato vita in mattinata, giornata di sciopero nazionale della scuola, a un presidio sotto palazzo regionale: nel mirino la riforma della Buona scuola di Renzi e la sua ‘adaptation’ in Valle d’Aosta con le quali vengono meno «qualità ed efficacia visti i tagli alle medie dove sono ridotte le ore di tecnologia con conseguente perdita di posti» commenta un insegnante convenuto in piazza Deffeyes. Altri docenti si scagliano contro il concorso per l’aggiudicazione di 188 posti «un quizzone, un tiro al piattello più che una verifica delle capacità, è fatto senza criteri; la riforma ha solo una patina di modernità non è di lungo respiro» commentano. I più arrbbiati sono i precari per i quali le assunzioni restano un miraggio. Sottolineano: «c’è qui è in lista anche da venticinque anni». Puntano il dito contro l’inserimento della lingua inglese «fatto senza una progettualità e senza le professionalità da mettere in campo». Un gruppo di educatori del Convitto Chabod dice: «nella riforma non siamo contemplati, siamo invisibili». Intanto le organizzazioni hanno incontrato l’assessore all’istruzione, Emily Rini. «Abbiamo ribadito le nostre posizioni e abbiamo concordato un primo incontro per approfondire il tema dei nuovi adattamenti» commenta Katya Foletto della Flc-Cgil reduce dall’incontro nel quale sono state consegnate le 1200 firme per il piano di assunzioni straordinarie che includa anche i precari iscritti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto. L’appuntamento è per mercoledì 25 maggio alle 14.30.(danila chenal)