Cooperative: bandi socioassistenziali tagliano imprese valdostane
“Un bando che taglia le imprese locali perché di piccole dimensioni”. E’ l’analisi che fanno Fédéation regionale des Cooperatives, Legacoop VdA e AGCI Federazione regionale VdA del bando d’appalto per i servizi socio sanitari, socio educativi e socio assistanziali oggetto di discussione in questi giorni, per i quali i sindacati hanno espresso forte perplessità, paventando probabili ricadute negative sull’occupazione (“una quantina di perdeita di posti di lavoro”).Per le tre federazioni di cooperative “sono sistematicamente violati i presupposti di legge che impongono il rispetto del costo del lavoro del personale comprensivo di integrativi applicati nella zona di riferimento – si legge in una nota -. In essi, tra le norme di riferimento manca il richiamo della DGR 3919/2008 dove si fa esplicito riferimento all’applicazione del CCNL e degli eventuali contratti integrativi territoriali”. Vien rimarcato che “laddove non venga esplicitato il riferimento alla delibera 3919, l’applicazioone degli elementi integrativi della retribuzione resta un obblico per le situazioni pregresse delle imprese valdostane, mentre diviene oggetto di contenzioso per chi venisse da fuori Valle e non volesse applicarli. Verrebbe così meno il principio di pari opportunità”.Le tre federazioni segnalano che “l’appalto così concepito lascia poco spazio alla progettualità e alla capacità di interazione con il territorio, privilegiando solo valori economici di sconto”. Rilevando che “la scelta delle amministrazioni si basa sull’interpretazione di costi da tabella regionale pro/die residentte nelle strutture che riteniamo peggiorative”, le tre sigle sostengono che ” se la forbiche venisse ridotta (dei 115 euro previsti dalla Regione, ne rimangono circa 80 al gestore per erogare il servizio, ndr), considerando l’Iva al 5% applicato alle cooperative e snellendo la funzione comunale, la qualità del servizio sarebbe decisamente superiore”.Fédération régionale des cooperatives, Legacoop VdA e AGCI invitano la pubblica amministrazione a “voler tenere conto di questi aspetti e, quandunque ci fossero tagli di risorse da fare, che questi vengano esaminati e progettai unitamente ai partners ideali delle loro politiche, ossia le imprese sociali locali”.(re.newsvda.it)