Incidenti montagna: individuato corpo su ghiacciaio della Tribolazione
Le «conferme» sulla possibile presenza in quota di Steven Dewaele, il medico anestesista belga di 43 anni di cui non si hanno più notizie dal tardo pomeriggio di martedì, sono molto probabilmente arrivate.Nella tarda mattinata il Soccorso alpino valdostano – il cui direttore Adriano Favre, non più tardi di ieri sera, giovedì, aveva annunciato proprio per oggi la ricerca di «conferme» circa la presenza dell’uomo in quota o comunque di un suo eventuale passaggio – «ha tracciato la direzione presa» verosimilmente da Dewaele attraverso il fiuto di un cane molecolare; una volta raggiunti i bivacchi Pol e Grappein, a circa 3.200 metri di quota, nel diario di vetta il belga aveva espresso la sua intenzione di proseguire in direzione del ghiacciaio della Tribolazione, sul massiccio del Gran Paradiso.Una successiva conferma «si è avuta mediante l’impiego del ‘Recco’, un sistema applicato all’elicottero, che ha rilevato un segnale di telefonia», fanno sapere dalla Centrale unica del soccorso, aggiungendo: «Il luogo dove potrebbe trovarsi la persona oggetto di ricerca (poco distante dal bivacco Pol, in una zona molto crepacciata sul ghiacciaio della Tribolazione, ndr) è particolarmente impervia e pericolosa. Pertanto, in accordo con i familiari», che sono stati portati sul luogo in elicottero, «si è deciso di sospendere le operazioni di verifica in attesa di condizioni più favorevoli».Steven Dewaele, ritiratosi dal 4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta nella giornata di sabato a Rhêmes-Notre-Dame, martedì aveva comunicato alla moglie – rimasta a casa in Belgio – di voler raggiungere da Cogne i bivacchi Pol e Grappein, a circa 3.200 metri di quota. Da quel momento, nessuno ha più avuto sue notizie, nemmeno dopo i due giorni di ricerche a cura di Soccorso alpino valdostano e della Guardia di Finanza di Entrèves con unità cinofile, Vigili del Fuoco, Corpo forestale e volontari della Protezione civile. Fino alla probabile svolta di questa mattina.Escursionista esperto, con nozioni tecniche di alpinismo, Dewaele nel 2014 aveva già portato a compimento il Tor des Géants, laurenadosi finisher della corsa sulle Alte Vie numero 1 e 2 della Valle d’Aosta.(pa.ba.)