Lupi: attacchi a ripetizione a greggi nell’alta Valpelline
Un gregge di pecore razza Rosset decimato in pochi giorni, da una ventina di capi a soli 9 superstiti. L’allevatore di Valpelline Esterino Cheillon ha denunciato venerdì scorso alla Forestale i ripetutti attachi del lupo. Secondo l’allevatore, «quassù, sopra Place Moulin, nella Valcournera e sotto il colle di Chavacour, i cani non arrivano. Abbiamo rinvenuto due carcasse, una testa di agnello e un orecchio, oltre alle impronte e alle feci che il predatore ha lasciato sul nevaio nella zona di Chavacour». Anche nel vallone di Verdzignolaz, sopra Oyace, è stato segnalato un altro attacco nel quale sono state sbranate cinque pecore e il dipendente della cooperativa cuneese ‘Il Falco’ ha avvistato il lupo; l’attacco è stato confermato dopo il sopralluogo della Forestale.
L’Arev tuona: «basta fare finta di nulla»
Tuona l’Arev, l’associazione che riunisce gli allevatori valdostani e che ha al suo interno una sezione ovicaprina. «Anche noi allevatori ovicaprini meritiamo attenzione e rispetto – spiega il delegato della sezione ovicaprina Felice Cheillon – nessuno sembra voler prendere coscienza del problema, noi stessi dobbiamo combattere con la Forestale solo per presentare denuncia».
Si parla di lupi in consiglio regionale: «Attacchi in linea con gli anni scorsi»
Per iniziativa del gruppo Alpe – che oggi ha presentato una interrogazione a risposta immediata – in Consiglio regionale si è parlato di rischi connessi all’aumento di lupi nella nostra regione. Secondo l’assessore all’Agricoltura Renzo Testolin, «le segnalazioni di aggressioni di greggi sono in linea con quelle degli anni precedenti». L’assessore Testolin ha anche ribadito che «gli uffici stanno lavorando all’ultimazione del Programma 2017/2019 per cercare di garantire la coesistenza dell’agricoltura tradizionale di montagna con i predatori. Queste linee d’azione vedono l’incentivazione della custodia delle greggi con incentivi economici per l’adozione di sistemi di pascolo gestite o tramite opere di sensibilizzazione e assistenza tecnica; in più è previsto il risarcimento dei danni subiti».
Il Piano Nazionale
Secondo quanto comunicato dall’assessore Testolin all’Assemblea, è in fase di conclusione l’approvazione del nuovo Piano Nazionale che «potrebbe prevedere la possibilità di abbattimento di singoli esemplari di lupo in caso di ripetuti e massicci episodi di uccisione di bestiame» ed ha confermato «che l’attenzione resta alta, con l’intensificazione di monitoraggi».
La Valle d’Aosta non ha presentato osservazioni al Piano Nazionale
Il capogruppo di Alpe Albert Chatrian ha auspicato «monitoraggi e azioni continue e che non si aspetti la recrudescenza del fenomeno per intervenire» e ha fatto notare con disappunto che «la Valle d’Aosta è l’unica regione del bel Paese a non aver presentato osservazioni per la redazione del Piano nazionale». Nella foto, una delle carcasse di pecora Rosset rinvenute dall’allevatore di Valpelline Esterino Cheillon. (cinzia timpano)