Più tecnologia, più sicurezza. Levoluzione dei metodi moderni
11 settembre 2001. Tutti, senza alcun dubbio, ricorderanno questa data. Stiamo parlando dell’attacco alle Torri Gemelle. Un attentato terroristico che ha cambiato il mondo in cui viviamo. Pensiamo, per esempio, alla sicurezza. La prima cosa che può venire in mente sono tutti i controlli a cui ognuno di noi viene sottoposto negli aeroporti prima di una partenza. Con la modernizzazione e con la globalizzazione che avanza, tutti questi sistemi stanno diventando sempre più tecnologici, oltre al potenziamento del sistema di Intelligence promosso dallo Stato Italiano. Ed è per questo che tecnologia e sicurezza sono due termini strettamente connessi e legati. Anzi, possiamo tranquillamente dire che, a volte, diventano quasi due facce della stessa medaglia. Questo accade anche nella quotidianità e nella vita di tutti i giorni. Basti pensare alle automobili. Tante pubblicità ripetono continuamente il mantra “più tecnologia, più sicurezza”, come se fosse una sorta di slogan di cui non si può più fare a meno. Due mondi insomma che finiscono per incrociarsi e per convivere.
Ma, in realtà, stiamo parlando di un qualcosa che ha davvero degli aspetti molto dettagliati e specifici. Prendiamo come modello gli smartphone, o comunque tutti i devices. Ormai in quest’ultimi sono inseriti dei sistemi di sicurezza, i quali sono quasi sempre, com’è ovvio e normale che sia, a pagamento. Ma a che servono? Mai risposta può essere più semplice. Essi non sono altro che delle applicazioni che consentono il riconoscimento facciale o attraverso impronte digitali. Ma non ci si può nemmeno dimenticare della tecnologia Nfc (Near field communication). Ormai davvero abbiamo a disposizione dei dispositivi contenenti meccanismi di autodifesa non indifferenti. Questa sembra quasi essere diventata la nuova sfida di tutti i brand che operano e agiscono nel settore. E c’è chi, come la Samsung e l’Apple, ha già fatto dei passi avanti. Ma il tutto è in continua e costante evoluzione, come testimonia una recente indagine pubblicata da foggiaefoggia.com.
È questo il mondo della biometria e dei suoi sistemi di riconoscimento. A spingere questa crescita e questo sviluppo così imponente è stato un numero sempre più crescente dei cosiddetti profili hackerati. Dopo un iniziale periodo di resistenza, dovuto a chi sosteneva che potesse, in qualche modo, violare la privacy, tutto ciò è diventato uno dei metodi più diffusi e basilari nel campo della sicurezza.
L’identificazione, al giorno d’oggi, è diventato una sorta di pietra miliare e un qualcosa di estremamente importante. Basti pensare anche semplicemente alla prevenzione del crimine o all’individuazione di un individuo presente in una folla. Quello che più colpisce è che saranno sicuramente inventate delle metodologie ancor più efficaci.
Ed ecco che si torna al punto essenziale di tutto il ragionamento: il legame tra tecnologia e sicurezza. Senza alcun dubbio, la prima ha modificato le nostre vite. A volte, capita di essere come dipendenti, ma ci sono degli aspetti fortemente positivi e migliorativi. La seconda è una condizione imprescindibile di ogni comunità e convivenza sociale. E allora il tutto diventa come una catena che non si può spezzare. Questo matrimonio s’ha proprio da fare. In maniera intelligente e razionale, sia chiaro. Senza cadere in esasperate esagerazioni, che non sono mai un bene.