Donnas: no migranti nel borgo medievale
La minoranza consiliare di Donnas chiede la convocazione di un Consiglio straordinario in seduta aperta in modo da fare partecipare i cittadini al dibattito. Il tema è quello, ormai sempre più caldo, dei migranti.
“In questi giorni sono sempre più crescenti le voci dell’arrivo di numerosi migranti in paese che saranno collocati nel Borgo medioevale – spiegano i consiglieri di opposizione -. Pur comprendendo il dramma umano, è veramente insensato che tutte queste persone vengano catapultate qui e collocate in una “zona sensibile” dove sono presenti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, l’Istituto musicale, la scuola di musica della banda musicale del paese, tutto questo con l’avvallo silenzioso del Comune”.
La giunta sapeva, ma non ha fatto nulla
“Perché la Giunta comunale, che sapeva di questa situazione da diverso tempo, non ha fatto un’azione preventiva anche solo di informazione alla popolazione ed a noi consiglieri comunali? – si legge in una nota – É ora di fare chiarezza, perché un conto è accogliere famiglie in difficoltà, un altro accogliere giovani ragazzi – di qualsiasi etnia o colore siano non fa differenza – dei quali nulla si sa delle loro storie personali”.
Secondo Fabio Marra, Gino Agnesod, Dalle Paola e Lea Costabloz “l’inserimento di persone in difficoltà passa attraverso un’attenta politica di interventi volti ad avvicinarli alla popolazione e a integrarli con la comunità, un’accoglienza non invasiva per i reciproci spazi, controllata dal punto di vista dell’ordine pubblico e della civile convivenza, così facendo invece, si fa sempre e solo il bene alle tasche di pochi ma sicuramente il male dei nostri figli, dei nostri cittadini, ma anche il male dei migranti stessi ai quali oggi sicuramente non viene assicurato un modello di accoglienza che sia dignitoso”.
Nessun pregiudizio, però…
Il gruppo di opposizione di Donnas sottolinea che “il nostro intervento è ben lontano da pregiudizi o discriminazione, ma crediamo sia assolutamente necessario garantire la sicurezza dei nostri figli ed invitiamo l’Amministrazione comunale a fare immediata chiarezza attraverso un incontro pubblico da tenersi nel più breve tempo possibile, ed ad intervenire affinché le scuole di Donnas possano continuare ed essere un punto di riferimento di tutta la comunità”.
(l.m.)
In foto: la porta di ingresso del Borgo di Donnas