Consiglio Valle: Laurent Viérin non siede al banco della Giunta
Dopo una lunga discussione i consiglieri rientrano in aula e l’assessore alla sanità Laurent Viérin (prossime le dimissioni?) non integra la compagine di giunta e arriva una risoluzione a firma Alpe, M5S e Gruppo Misto che chiede di «al Presidente operare per sospendere immediatamente l’apertura della procedura di licenziamento collettivo prima di procedere a rimettere il proprio incarico».
M5S, tutti a casa
A rompere il ghiaccio in aula Roberto Cognetta (M5S). Tuona: «Che sarebbe finita così ve l’avevamo detto fin dal 2014. La responsabilità Presidente è tutta sua. Ora ripete come un mantra bisogna dare i soldi. Noi abbiamo denunciato decine di volte che i piani marketing erano inesistenti e mi venite a dire che nessuno ne sapeva nulla. Non è solo colpa dei politici ma anche di certi sindacati. Non possiamo continuare a buttare denaro in un pozzo senza fondo. I soldi vanno spesi per il bene di tutti non solo per una categoria di privilegiati. Assumiamoci tutti le nostre responsabilità. Andiamocene a casa».
La Torre, la maggioranza non esiste più
«E’ veramente un triste momento per la nostra regione. Anziché tracciare un solco di trasparenza ci troviamo ad affrontare problemi in un modo inaudito. I lavoratori del Casinò hanno diritto a una risposta, non possono pagare per un sistema di governare inaccettabile. Non c’è più una maggioranza ecco perché oggi i lavoratori non avranno una risposta. Quando la politica diventa un mestiere esiste solo quella e allora tutto diventa personale. Non ho mai visto distruggere tutto come in questa legislatura: rapporti personali, con i consiglieri, con i dirigenti distrutti. I lavoratori del casinò non si comprano con 15 milioni. Questo Consiglio è delegittimato. Distruggiamo tutto e poi ricostruiamo tutto. Un po’ di dignità, facciamo largo ai giovani. E’ inaccettabile avere la presunzione di essere al centro del mondo. E’ il mutuo la scappatoia? Presidente si faccia votare il provvedimento dalla sua giunta» . E’ il duro j’accuse del consigliere Leonardo La Torre.