Verrès, quando l’opposizione ostacola la generosità
A volte la generosità torna indietro come un boomerang e non per fare del bene. È il caso di un anonimo benefattore che per la sua donazione al Comune di una somma da destinare alla borsa di studio di un giovane studente, rischia di dover pagare una multa di 60 euro.
È successo a Verrès, l’episodio è diventato di pubblico dominio per l’interrogazione del gruppo consiliare di minoranza “Verrès per Tutti” che ha sottolineato l’irregolarità del gesto, discussa nel Consiglio comunale di mercoledì 29 marzo. «Evidenziato che un cittadino verreziese ha consegnato brevi mano la somma di 3 mila euro in denaro contante – si legge nell’interrogazione -, tenuto presente che i pagamenti in contanti a partire dai 3 mila euro sono disciplinati da un’apposita legge e che la mancata applicazione della stessa comporta delle sanzioni, considerato che sarebbe assurdo che il lodevole gesto di questo cittadino verreziese fosse sanzionato per questa negligenza compiuta dall’amministrazione comunale, interroga il sindaco per conoscere per quale motivo è stata accettata irregolarmente la somma di 3 mila euro in denaro contante; se risulta che qualcuno abbia fatto delle segnalazioni agli enti preposti per l’irregolarità di tale operazione; quali azioni intende adottare per evitare, anche in futuro, queste negligenze e queste superficialità».
L’iniziativa della minoranza ha fatto letteralmente infuriare tutta la maggioranza. Il sindaco, Alessandro Giovenzi, ha fatto presente, in tono ironico ma fermo, che la «gravissima irregolarità» è stata segnalata agli organi competenti che, la maggioranza si auspica, possano, loro, tenere conto della buona fede del gesto e soprassedere al centesimo eccedente la cifra che il donatore avrebbe potuto donare in contanti (2.999,99 euro). Se così non fosse l’anonimo benefattore verreziese, che non vuole rivelare la sua identità, potrebbe incorrere in una sanzione di 60 euro, così come l’amministrazione comunale.
(erika david)