Lavoro: verso risoluzione del contratto per ditta di pulizie a Palazzo
Si va verso la risoluzione del contratto per una delle società che si occupa del servizio di pulizie a Palazzo regionale. Lo ha detto l’assessore alle Finanze Albert Chatrian in Consiglio Valle. «Sin dal mio insediamento ho cercato di occuparmi del tema perché le criticità sono importanti e bisogna cercare delle soluzioni alternative. Il 6 aprile scorso ho chiesto la convocazione urgente dei responsabili delle ditte appaltatrici per deplorare le gravi inefficienze nell’esecuzione del servizio e insistendo sulla tutela dei lavoratori, sul rispetto del contratto e sull’adeguatezza del servizio. I responsabili hanno assicurato un miglioramento del servizio e hanno lamentato la presenza di personale poco collaborativo. Nonostante questo non c’è stato un incremento qualitativo: è stato quindi formalmente avviato il procedimento per la risoluzione del contratto, a fronte di una fitta rete di controlli e di corrispondenza tra gli uffici e le ditte appaltatrici. L’iter sarà comunque lungo e non di semplice gestione: formalizzazione della risoluzione, gestione del contenzioso e affidamento in urgenza del servizio, nell’attesa di espletare un nuovo appalto. Per il nuovo servizio, stiamo valutando la possibilità di aumentare la soglia contrattuale, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e la qualità del servizio reso».
Guichardaz, alla buon’ora
Il Capogruppo del Pd-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, ha replicato: «Ci sono voluti cento giorni per poter accennare ad una possibilità di rescissione del contratto: quando era in minoranza, per il collega Chatrian bastava alzare il telefono per risolvere i problemi, ora si rende conto che non è così semplice. Spiace che la maggioranza attuale si assuma meriti rispetto ad azioni già intraprese, senza riconoscere una continuità di lavoro che l’allora Assessore Perron aveva avviato e il cui iter, come ha confermato l’Assessore Chatrian, sarà molto lungo. Probabilmente bisognerebbe sedersi intorno ad un tavolo per elaborare nuove modalità di appalto con lotti che tutelino il personale e rivedere tutti insieme il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Credo sia possibile, ma dobbiamo lavorarci».(d.c.)