Malgoverno: presidio davanti alla Regione Valle d’Aosta
Le associazioni si uniscono per dire no alla corruzione e alle mafie e chiamano a raccolta i cittadini per manifestare mercoledì 22 novembre in piazza Deffeyes ad Aosta
Arci Valle d’Aosta, Attac Valle d’Aosta, Legambiente VdA, Libera Vda, Movimento per la Decrescita Felice Valle d’Aosta, Valle Virtuosa invitano tutti i cittadini a partecipare a un presidio davanti a palazzo regionale mercoledì 22 novembre, giorno nel quale si riunisce Il Consiglio Valle, dalle 17 alle 18.30, «per dire basta alla corruzione, alle mafie e al malgoverno».
L’iniziativa
L’iniziativa prende le mosse – sottolineano le associazioni – «da tutte le vicende accadute in quest’ultima legislatura regionale non ultima la condanna penale a tre anni che ha riguardato l’assessore alle Finanze Ego Perron (dimessosi), che ha fatto seguito ad altre sei condanne di consiglieri (per la gestione dei fondi ai gruppi consiliari) e relative e forzate dimissioni di ben quattro di essi». Ricordano «i continui cambi di maggioranza che hanno dimostrato interesse di chi siede in Consiglio Valle per tutto tranne che per progettualità diverse o innovative».
Indagine corruzione
Le associazioni richiamano «gli scandali che hanno coinvolto altri consiglieri (indagato l’ex presidente della giunta Augusto Rollandin), indagati con imprenditori, magistrati e dirigenti pubblici nella gestione allegra di denari della comunità, tutti coinvolti in pensieri e logiche che nulla hanno a che vedere con il bene collettivo per il quale sono stati chiamati a governare».
Fare pulizia
Così nel trarre le conclusioni: «questa distanza della politica locale dal bene comune ha sicuramente contribuito ad aggravare la crisi economica e sociale in Valle d’Aosta ed oggi ostacola di fatto una qualsiasi forma di ripresa diffusa su tutto il territorio regionale». Si dicono: «Sbigottiti da tale svilimento della politica con la quale, necessariamente e comunque, tutte le nostre associazioni hanno bisogno di confrontarsi quotidianamente». I promotori del presidio chiedono «che venga fatta pulizia all’interno dei partiti di tutte quelle persone colluse con sistemi clientelari e mafiosi», che «venga superato il modello elettorale delle tre preferenze» e «avviato un reale rinnovo della classe politica».
(d.c.)