Casinò e Billia, premi divisi equamente e non più singolarmente
Premi divisi equamente tra il personale di Casinò e Billia di Saint-Vincent e non singolarmente come invece avviene adesso. E’ il pensiero del presidente della Quarta Commissione consiliare regionale, Paolo Contoz (UV), espresso al termine dell’audizione dei vertici di Casa da gioco e complesso alberghiero tenutasi oggi, lunedì 11 ad Aosta.
I componenti la Commissione hanno sentito l’amministratore unico della Casinò de la Vallée, Giulio Di Matteo, nonché i dirigenti e i quadri Stefano Silvestri, Massimo Canepa, Santino Giusti, Valter Romeo, Severino Dellea e Marco Fiore, in merito alla situazione della Casa da gioco di Saint-Vincent.
«È stato un incontro che ci ha permesso di avere alcuni chiarimenti – riferisce Paolo Contoz -, in particolare su alcuni bandi pubblicati dall’azienda per la ricerca interna di tecnici di gioco, ma anche per quanto concerne la ristrutturazione della Sala fumatori, sulla quale sono emerse delle perplessità da parte dei Commissari».
«L’audizione ha anche fatto emergere un costo considerevole per la prosecuzione del percorso di cui alla legge Fornero – aggiunge Contoz – e, comunque, superiore ai calcoli previsti dal Piano di ristrutturazione aziendale».
«Infine – conclude il Presidente -, c’è da rilevare che continuano ad essere elargiti premi di risultato a chi, al Billia, ha ruoli importanti e salari già adeguati: visti i tagli di stipendio che si è imposto il personale per contribuire al risanamento dell’azienda, ci chiediamo se non sia più semplice e, soprattutto, più giusto prevedere premi che siano divisi equamente tra i dipendenti sia del Billia sia della Casa da gioco e non dati alle singole persone».
Sul fronte conti, Di Matteo riferisce che il mese di novembre, non dei più esaltanti, ha fatto registrare alla Casa da gioco 1,2 milioni di maggiori introiti rispetto allo stesso periodo del 2016.
Per quanto riguarda i rapporti con la proprietà, Di Matteo (riporta l’Ansa) fa sapere che «non c’è stato da parte del socio alcun cambiamento; il socio è presente e attento a quello che stiamo facendo e l’impostazione che il nuovo presidente ci ha confermato è che l’azienda fa l’azienda, i sindacati fanno i sindacati e il socio fa il socio, mi sembra rispettoso del piano, del codice civile e del funzionamento fisiologico di una società controllata: stiamo operando come prima».
(re.newsvda.it)