Aosta: trent’anni fa l’omicidio del professor Vichi
Un mistero lungo trent’anni. Il primo febbraio 1988, Massimo Vichi, professore di Economia e Diritto all’Istituto Tecnico Commerciale Manzetti di Aosta fu assassinato, ferito a morte da otto coltellate al petto e alla schiena, infertegli sulle scale di casa, alle 7.40 del mattino, mentre si recava a scuola.
Il professor Massimo Vichi
Mistero perchè l’assassino dell’amatissimo professore aostano non è mai stato assicurato alla giustizia e dopo due anni di inchiesta ad Aosta e due anni di indagini a Torino, il caso fu archiviato.
Indagini iniziate nel capoluogo, poi finite al tribunale dei minori di Torino, con il fascicolo che si arenò mestamente, rendendo vane intercettazioni telefoniche, interrogatori di studenti e parenti, piste possibili e altre più avventate e addirittura il fermo iniziale di un ex studente del professor Vichi che pare corrispondesse all’identikit degli inquirenti.
Su Gazzetta Matin, la ricostruzione dell’efferato omicidio e il ricordo del preside di allora, Dino Viérin che ricorda «lo sgomento che ci pervase tutti.
La memoria oggi fa cilecca – ha commentato Viérin – ma lo sgomento e l’inquietudine sono ancora ben presenti».
(c.t.)