Tour du Grand Paradis: obiettivo 130 squadre iscritte
Presentata oggi l'ottava edizione della gara che domenica 29 aprile chiuderà la stagione degli sport invernali
Sarà il Tour du Grand Paradis a chiudere, domenica 29 aprile, la stagione valdostana degli sport invernali. L’ottava edizione della gara abbinata al Trofeo Renato Chabod è stata presentata oggi ad Aosta. «L’obiettivo è raggiungere le 120-130 squadre – ha ammesso Silvia Blanc dello Sci club Valsavarence -. Vista le iscrizioni già ricevute, penso che potremo farcela». In rampa di lancio ci sono molte coppie francesi e svizzere, senza dimenticarne alcune statunitensi. Al via potrebbero esserci anche gli alpini, che sono i campioni in carica grazie a Damiano Lenzi e Matteo Eydallin. Ricco il pacco gara, con uno zaino Frendo, una lattina di Les Bières du Grand-St-Bernard e un buff marchiato ADMO.
Il programma
Il Tour du Grand Paradis, gara a coppie in tecnica classica, scatterà alle 7.45 (seconda partenza alle 8) di domenica 29 aprile. Sono previste due salite e altrettante discese, per un dislivello totale di 2460 metri in positivo e 2330 in negativo. Il via sarà dato da Pravieux, mentre lo striscione del traguardo sarà posto a Pont. Sono previsti ben sette cambi di assetto. La gara valdostana è gemellata con il Vertical Transvanoise e, come combinata tra le due prove, sarà assegnato il Trophée des Bouquetins. Dalle 14 di domenica a Degioz, nella zona della premiazione, è in programma un mercatino di prodotti tipici.
Le dichiarazioni di organizzatori e amministratori
«E’ vero che qui da noi comandano le donne, ma io ci sono abituato – ha esordito scherzando il sindaco di Valsavarenche, Pino Dupont -. Voglio ringraziare Silvia Blanc e il suo staff per il lavoro che fanno. Organizzare una gara come questa non è semplice, ma loro dimostrano sempre di essere all’altezza. Come amministrazione comunale crediamo molto in questa manifestazione, per noi è un grosso impegno, ma lo facciamo volentieri».
L’assessore regionale al turismo e sport ha ricordato l’importanza dello skialp per la Valle d’Aosta. «Lo scialpinismo è una delle vie che può aiutare a promuovere il nostro territorio – ha detto Aurelio Marguerettaz -. Se arriverà il riconoscimento olimpico, la Valle si candiderà a essere la patria di questo sport. Ci tengo a elogiare la comunità di Valsavarenche, che resiste in un ambiente straordinario, ma impegnativo».
«Questa gara è una vetrina anche per il Parco – ha detto il presidente del Parco Nazionale del Gran Paradiso, Italo Cerise -. Dobbiamo tutelare la biodiversità che il territorio possiede e con questa gara dimostriamo che è possibile coniugare conservazione e sviluppo. Il Parco vuole concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio, sia in termini finanziari che organizzativi con le sue strutture e il suo corpo di sorveglianza».
Del tracciato ha parlato la guida alpina Ilvo Martin. «Mancano due settimane e mezzo, in alto le condizioni non sono ottimali, mentre sotto è tutto perfetto – ha detto il professionista -. Contiamo che la situazione degli ultimi 300 metri di dislivello migliori, in modo da arrivare in vetta. L’ultima settimana è sempre impegnativa, ma negli anni abbiamo acquisito esperienza. È un tracciato che piace agli atleti, non c’è motivo di cambiarlo».
(d.p.)