Consultazioni: Albert Lanièce rivendica valori europei e autonomia
Gruppo Per le Autonomie dice sì al dialogo con tutte le forze politiche ma esclude l'appoggio a un governo M5S-Lega
Albert Lanièce vicepresidente del gruppo “Per le Autonomie” al Senato, e rappresentante dell’Union valdôtaine, dopo le consultazioni al Quirinale nella mattinata di oggi, ha rivendicato i valori legati all’Europa, all’autonomia e alle minoranze linguistiche. «Per quanto riguarda la Valle d’Aosta abbiamo posto alcune questioni al Capo dello Stato, che porteremo all’attenzione dell’eventuale presidente incaricato, quali i rapporti finanziari tra Stato e Regione da rivedere, il sostegno pieno alle politiche della montagna, che per noi sono strumento necessario per declinare le normative europee e nazionali su un territorio così difficile come il nostro che è montagna al 100%» ha dichiarato ai giornalisti.
Collegio uninominale
Il senatore valdostano ha rilanciato l’esigenza di un collegio uninominale in ambito europeo: «Abbiamo chiesto di avere un riconoscimento in ambito di elezioni europee poiché siamo l’unica regione italiana con la quasi certezza di non avere rappresentanti al Parlamento europeo. Qualora ripartissero le riforme costituzionali, necessarie per ammodernare il Paese, abbiamo chiesto che venga inserito il principio della previa intesa prima di affrontare la riforma dello Statuto speciale».
Lanièce ha manifestato preoccupazione per la crisi siriana. «Crediamo che il Paese debba avere un governo con piene funzioni per potersi rapportare con tutti i Paesi che sono coinvolti in questa delicata fase di politica estera». Lanièce ha sottolineato «la preoccupazione per lo stallo governativo perché il Paese ci chiede di affrontare prbolematiche importanti come il mercato del lavoro, la disoccupazione e la pressione fiscale per imprese e famiglie».
No fiducia a governo M5S-Lega
Julia Unterberger della Sud Tiroler Volkspartei (Svp), presidente del gruppo “Per le Autonomie” del Senato, parlando con i giornalisti ha puntualizzato: «Siamo disposti a dialogare con tutti e a collaborare su certi temi. Mi sentirei di escludere la fiducia a un governo M5S-Lega, che peraltro non avrebbe bisogno dei nostri voti».
(da.ch.)