Giunta: i saluti di Laurent Viérin dopo 8 mesi tra rammarico e coerenza
il presidente passa domani il testimone al nuovo governo
Dopo otto mesi di governo regionale, definiti dallo stesso Laurent Viérin “pesanti da gestire”, il presidente della Giunta uscente passa il testimone tra rammarico e coerenza e da domani sarà seduto sui banchi dell’opposizione in Consiglio regionale.
Otto mesi di governo con un’eredità pesante
«Abbiamo ereditato a ottobre una situazione molto difficile e urgente e abbiamo cercato di fare del nostro meglio – ha sottolineato Laurent Viérin nel corso del tradizionale incontro post Giunta di oggi con i giornalisti – ottenendo anche, in un così breve lasso di tempo, dei risultati significativi. Il nostro è stato un ruolo da traghettatori ma, purtroppo, il nostro progetto non è stato capito e le elezioni regionali non ci hanno premiato. E’, dunque, giusta la scelta di lasciare il governo ad altri e di non partecipare all’accordo con il gruppo dei 18».
Situazioni delicate affrontate
Per quanto riguarda le questioni affrontate in questi otto mesi di fine legislatura, Viérin ha messo in evidenza di aver «cercato di portare avanti nel migliore dei modi situazioni delicate come quelle del dossier tunnel del Gran san Bernardo, della questione finanziaria, della Casa da Gioco di Saint-Vincent, delle problematiche legate al mondo della scuola in grande fermento a livello sindacale, della gestione del forte di Bard e dei fondi europei. Abbiamo cercato di essere sempre trasparenti, soprattutto nei rapporti con le “partecipate” regionali».
Questioni irrisolte
«Tra le questioni irrisolte, per nostra scelta personale – ha concluso Laurent Viérin – la decisione di non intervenire sulle nomine in scadenza in diversi settori, in quanto abbiamo ritenuto coerente e rispettoso lasciare a chi prenderà il nostro posto in maggioranza prendere questo tipo di decisioni. Noi, dai banchi dell’opposizione, vigileremo costantemente, cercando di portare il nostro contributo, come sempre, per il bene della Valle“.
(f.c.)