Rete democratica: “crisi di governo è crisi di sistema”
Negli ultimi anni cittadini penalizzati
“La crisi della maggioranza regionale a guida leghista faticosamente messa in piedi nel Giugno scorso è già in crisi ed è una crisi non solo politica ma di sistema“. E’ quanto sostiene in un comunicato Rete Democratica sottolineando che “è’ un record di brevità nella storia del Consiglio regionale e che arriva dopo una legislatura 2013-2018 caratterizzata da continui stravolgimenti di maggioranze e giunte con pesanti ricadute negative sul funzionamento della Regione”.
Pessimo inizio della nuova legislatura
Rete Democratica rincara la dose: “Gli elettori speravano che nella scorsa legislatura si fosse toccato il fondo e che questa volta le cose sarebbero andate diversamente. Il voto del 20 maggio aveva mandato un messaggio chiaro penalizzando i vecchi protagonisti (Uv, UVP, Stella Alpina, Alpe) e premiando forze nuove ed emergenti (Lega, M5Stelle, Impegno Civico, Mouv). Ma il terremoto elettorale evidentemente non è bastato e l’inizio della nuova legislatura è pessimo, con il riprodursi di una instabilità che, al di là delle preferenze politiche, rappresenta un grave problema per la comunità valdostana. I continui cambiamenti di maggioranze e di Giunte penalizzano l’attività amministrativa, determinano situazioni di prolungata incertezza, mortificano qualsiasi discorso di programmazione pluriennale, producono effetti negativi sull’intera economia e società valdostana”.
Occorrono scelte concrete
“I cittadini chiedono scelte concrete – prosegue la nota di Rete Democratica – e interventi sui problemi del lavoro, della sanità, della scuola, della mobilità, ma le risposte non arrivano. Non c’è soluzione a questa ormai cronica instabilità senza una modifica radicale del sistema elettorale e di quello istituzionale. In tutte le Regioni italiane i cittadini non scelgono solo i consiglieri, decidono anche le maggioranze ed il Presidente della Giunta. In Valle d’Aosta invece il potere degli elettori è limitato alla scelta dei 35 consiglieri e poi in Consiglio può succedere, e succede, di tutto. Rete Democratica ha puntato l’attenzione su questo problema”.
(re.newsvda.it)