Consiglio Valle, Spelgatti ”come in trincea” e scatena le reazioni
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 17/10/2018

Consiglio Valle, Spelgatti ”come in trincea” e scatena le reazioni

La presidente Spelgatti denuncia lo stato di assedio nei suoi confronti

Consiglio Valle, la presidente  Spelgatticome in trincea” e scatena le reazioni. «Il rispetto per le Istituzioni deve essere conquistato. In questi tre mesi abbiamo dato un pessimo esempio. Abbiamo vissuto in trincea. In quest’aula sono accadute cose gravissime, c’è stato un processo ad un assessore e ai dirigenti, questo è stato un atto contro le Istituzioni».

Così nel suo intervento il presidente della Regione Valle d’Aosta, Nicoletta Spelgatti in risposta al richiamo da parte del presidente dell’Assemblea valdostana Antonio Fosson a moderare i toni in aula. Intervento che ha scatenato una ridda di repliche.

Rini, non siamo servi sciocchi

Per Emily Rini (gruppo misto) «ancora una volta invece che entrare nei temi di discussione ci apprestiamo a consumare un’ennesima brutta pagina di questa legislatura. Non si può tacere. Sono state fatte accuse molto pesanti. Bene ha fatto il presidente Fosson a invitare a toni più consoni. Spero che non si renda conto degli effetti che le sue parole provocano. Magari Lei fosse silente, come rivendica. Credo che l’assessore Aggravi si sappia difendere da solo. Noi non siamo qui per fare i colleghi sciocchi, alzare la manina e votare. Nessuno di noi Le ha impedito di lavorare».

Bertschy, noi trasparenti

Così Luigi Bertschy (Uvp) nel suo intervento: «Avete pagato l’inesperienza. La politica è anche dialogo soprattutto quando i numeri sono di difficile gestione. Lei non è stata capace e oggi si trova senza maggioranza e in una situazione politica confusa. Se avessimo voluto fare i ribaltoni ne avremmo già fatti. Se gli autonomisti troveranno un accordo non sarà una manovra di Palazzo. I ribaltoni fateveli voi. Noi saremo trasparenti. Noi stiamo facendo un percorso lineare».

Chatrian, non si può andare avanti

Punta il dito  Albert Chatrian (Alpe) «questa ormai ex maggioranza del cambiamento ha prodotto poco». Ringrazia i dirigenti che «malgrado l’assenza di bussola, sono stati in grado di dare corso almeno all’ordinaria amministrazione. Noi siamo sempre stati presenti ma la politica è dialogo, mediazione». Denuncia: «siamo oltre metà ottobre e non c’è nessuna traccia di Def. A oggi nessuna certezza sul contenzioso finanziario con lo Stato. Ci sono materie mai prese in considerazione. Non possiamo non ricordare le modalità poco ortodosse con le quali si è affrontato il dossier casinò con decisioni unilateri, pericolose e dannose. Così non si può andare avanti».

Bianchi; Presidente dia le dimissioni

Luca Bianchi (Uv) sottolinea: «Lei ha perso metà della sua maggioranza, non può imputare ad altri le colpe. Andiamo alle elezioni, ha detto. Perfetto: dia Lei le dimissioni insieme ai suoi e se in sessanta giorni non si farà Grazie Lei finalmente è riuscita a fare parlare tra loro le forze autonomiste cosa che non accadeva da vent’anni».

Splegatti, basta mistificazioni

«Piantatela di mettermi in bocca parole che non ho mai detto. Questa è mistificazione della realtà. Riportate le cose nell’ambito della realtà. Non ho detto che gli altri assessore hanno fatto nulla» sbotta Nicoletta Spelgatti.

Marquis, dare risposte

Così Pieluigi Marquis: «Francamente non condivido quanto detto. Lei non può fare l’incendiaria in quest’aula. Capisco non sia, il suo, un ruolo facile. Io credo che i valdostani ci paghino per dare risposte».
(danila chenal)

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