Violenza sessuale sulla nipotina, condannato
Cinque anni di reclusione per il ventiseienne accusato di aver abusato della ragazza, all'epoca dodicenne, nella sua abitazione; l'uomo è stato ricondotto in carcere a Brissogne
Condanna a cinque anni di reclusione, con tanto di scuse. Questo l’esito del processo con rito abbreviato, che mercoledì mattina ha visto coinvolto un ventiseienne valdostano, accusato di violenza sessuale continuata e aggravata, ai danni della nipote.
L’udienza
Nel corso dell’udienza di mercoledì, davanti al gup del tribunale di Aosta, Davide Paladino, l’uomo, difeso dall’avvocato Laura Marrozzo, ha ammesso la violenza sessuale, chiedendo scusa, e dopo la condanna è stato nuovamente condotto nel carcere di Brissogne, dove è rinchiuso dal 15 giugno scorso.
L’accusa, rappresentata dal pm Luca Ceccanti, aveva chiesto per l’uomo una condanna a sei anni di reclusione.
I fatti
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Aosta, con la supervisione del sostituto procuratore Ceccanti, le violenze sulla ragazza, all’epoca dodicenne, sarebbero durate due anni, all’incirca fino all’autunno del 2016.
In base alla ricostruzione, lo zio avrebbe più volte costretto, nella sua abitazione dove viveva da solo, la nipotina ad avere rapporti sessuali.
A fare emergere le circostanze, come confermato dalle testimonianze in aula della vittima e di alcuni parenti, sarebbe stata la stessa ragazza, che avrebbe confidato le violenze alla madre di un amico.
(al.bi.)