Casinò Saint-Vincent: approvato il bilancio 2017
Lunedì l'amministratore unico Filippo Rolando presenterà richiesta in tribunale di concordato prenotativo
Casinò Saint-Vincent. La Regione Valle d’Aosta, rappresentata dall’assessore alle Finanze Stefano Aggravi, e l’amministratore unico Filippo Rolando hanno comunicato alle organizzazioni sindacali di aver approvato il bilancio 2017 della Casinò spa, condizione indispensabile per poter presentare al tribunale di Aosta una nuova richiesta di concordato in bianco. La prima è stata respinta nella mattinata di oggi. Rolando l’aveva annunciato in mattinata ai 400 dipendenti della casa da gioco riuniti in assemblea.
Concordato in bianco
Per consentire ai soci di valutare appropriatamente l’opportunità di adozione della deliberazione di approvazione, l’amministratore unico ha predisposto e reso una dichiarazione in cui ha chiarito che, «ferme restando le rappresentazioni contabili contenute nel progetto di bilancio predisposto dal precedente amministratore (rappresentazioni che non erano state oggetto di censura da parte del revisore né dell’organo di controllo), in realtà le assunzioni alla base del bilancio sottoposto all’approvazione dei soci implicano la necessità di accesso alla Procedura di concordato prenotativo, unico strumento grazie al quale si riuscirà a garantire le condizioni per il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione dei debiti con i creditori sociali e, dunque, assicurare la continuità aziendale».
I soci hanno deliberato l’approvazione del bilancio, così garantendo la possibilità di ripresentare al più presto la domanda di concordato prenotativo. L’amministratore unico informa di avere già dato incarico ai professionisti da lui designati di presentare lunedì 12 novembre 2018 la nuova domanda di concordato prenotativo.
I sindacati
«I lavoratori hanno la consapevolezza della gravità della situazione e sono fortemente preoccupati sul futuro del casinò». Commenta Claudio Albertinelli del Savt. Prosegue. «I lavoratori auspicano che venga concesso il concordato e sono pronti a fare la loro parte. Chiedono al giudice di no far morire un’azienda così importante per la regione». Aggiunge Albertinelli. «Chiediamo alla politica che torni a fare la sua parte».
Sulla stessa lunghezza d’onda Vilma Gaillard della Cgil. «I lavoratori non hanno paura di mettersi in gioco. Daranno il loro contributo perché sono consapevoli del fatto che in gioco ci sono i loro posti di lavoro».
(foto di Bobine.tv)
(da.ch.)