Crack Alma: bancarotta fraudolenta, assolto Gioacchino Cacciatore
La sentenza è arrivata nella giornata di mercoledì 21 novembre nell'ambito del processo per la presunta distrazione di 636 mila euro dalle casse dell'azienda
Assolto per non aver commesso il fatto. Questo l’esito della sentenza a favore di Gioacchino Cacciatore, 50 anni, di Aosta, accusato di bancarotta fraudolenta nell’ambito del processo per il crack Alma srl.
Il processo
La sentenza di primo guardo riguarda l’inchiesta guidata dal pm Luca Ceccanti, che al presidente del cda dell’impresa di costruzioni Alma srl dal marzo 2010 all’ottobre 2011, contestava la distrazione di 636 mila euro dalle casse dell’azienda, fallita nel 2013, nonché l’occultamento dei libri contabili.
La difesa
La difesa di Cacciatore, rappresentata dagli avvocati di Vercelli Marco Materi e Simone Rosazza Giangros, aveva puntato ad alleviare la posizione dell’imputato, sostenendo il suo ruolo non proprio di primo piano all’interno di Alma srl., nonché l’esistenza dei libri contabili in un computer situato nella sede dell’azienda, ma protetto da password.
Questo era avvenuto attraverso la testimonianza dell’ex ad Alessandro Virgilio (che ha patteggiato per la stessa vicenda), che in una precedente udienza aveva anche scatenato una reazione stizzita da parte del sostituto procuratore.
(re.newsvda.it)