Gauche autonomiste chiede una nuova legge elettorale
Sulla crisi e sul nuovo governo a marca Fosson scendono in campo Raimondo Donzel e Gianni Champion che hanno dato vita al soggetto interno al Pd
Una nuova legge elettorale. E’ quanto chiede Area Democratica – Gauche Autonomiste, che fa riferimento a Raimondo Donzel e Gianni Champion, al nascente nuovo governo guidato da Antonio Fosson.
Parola ai cittadini
Scrivono. «E’ fondamentale una nuova legge elettorale. Siano i cittadini a scegliere la maggioranza che determina la Giunta. Avremmo auspicato, alla luce dei risultati elettorali, sin dall’inizio della legislatura un governo istituzionale di ampia rappresentanza del Consiglio regionale, finalizzato ad adempiere alle urgenze e a garantire i servizi alla persona come la Sanità e la scuola, con l’obiettivo dopo al massimo due anni, constata l’impossibilità di costruire una maggioranza “politica” forte, di tornare a dare la parola agli elettori con il voto».
Personalismi
Proseguono. «Non è stato possibile per i veti incrociati e gli anatemi degli uni e degli altri, che parlano di popolo guardando al loro orticello, e non si curano degli elettori che hanno votato per altre sensibilità. Ora la fine di una giunta a trazione leghista, fragile politicamente quanto incerta o conflittuale al suo interno nel voler fare e disfare senza più il consenso del Consiglio regionale, è un passo che avrà senso se porterà a posizioni più rispettose da parte di tutti».
Continuano nella disamina. «La nuova Giunta, però, nasce con una fragilità di fondo, perché costituita in larga parte da chi ha “inventato” la maggioranza precedente e ora se ne sfila. Garantendo quindi il ritorno ad un rispetto formale dei ruoli e affrontando le urgenze ed emergenze che mettono a rischio welfare, sviluppo e lavoro, non si perda di vista la necessità di una riforma della legge elettorale che, mantenendo i principi già conquistati della segretezza del voto e di una rappresentanza proporzionale di tutti gli schieramenti,consenta la formazione di una maggioranza politica scelta dagli elettori, anche attraverso un premio di maggioranza come avviene quasi ovunque nel paese».
«Noi a questo lavoreremo con impegno formulando proposte concrete, scaturite anche dal confronto diretto con i cittadini elettori, che non possono più accettare di essere impotenti (vista anche l’inadeguatezza e la crisi che sembra aver investito molti partiti e movimenti che un tempo influivano sulle scelte del Consiglio regionale) di fronte alle scaramucce o liti dei Consiglieri regionali. Il voto dovrà consentire di esprimere oltre alla rappresentanza della propria sensibilità politica, una maggioranza che abbia il dovere di governare. E qualora quella maggioranza venga meno; auspichiamo che siano i cittadini elettori a sceglierne un’altra.I coordinatori».