Legge finanziaria, è scontro su tagli Irap o Irpef
Taglio Irap o Irpef, scontro prima in Commissione e poi in aula.
È approdato questa mattina, martedì 18 dicembre, in Consiglio regionale il bilancio di previsione per il 2019 e il bilancio triennale 2019/2021. Predisposta dalla giunta a trazione leghista, la legge di bilancio è stata poi adottata dal nuovo governo regionale insediatosi lunedì scorso.
Un bilancio che, secondo il relatore di maggioranza Pierluigi Marquis, «è indiscutibilmente di “gestione ordinaria” e quindi per noi appena sufficiente: manca di profondità di visione, necessaria per programmare il rilancio socioeconomico atteso dai valdostani dopo anni difficili».
Un documento finanziario imbastito «in un’ottica di continuità più che del cambiamento tanto atteso, frutto anche della fretta con cui è stato elaborato. Nel documento, poco si dice nel merito della ristrutturazione della spesa pubblica, della riduzione della spesa corrente, della necessaria riorganizzazione della macchina amministrativa per meglio gestire le risorse europee e quelle d’investimento, della semplificazione e della sburocratizzazione. Poco è detto su come ridurre le disuguaglianze e fronteggiare e il problema demografico e le difficoltà delle famiglie».
L’oggetto dello scontro
Il nodo principale di scontro: i 5 milioni di euro che la giunta Spelgatti aveva destinato alle riduzioni Irpef e che il governo Fosson stanzia invece a favore degli sgravi Irap per le imprese. «Si introducono a favore delle imprese sgravi IRAP per 4,8 mln di euro – prosegue Marquis -: un intervento, questo, che sostituisce la proposta di riduzione dell’addizionale Irpef, che avrebbe dovuto essere più significativo per avere una qualche visibilità ed efficacia».
«La nostra manovra esprimeva la volontà concreta di sostenere la classe media regionale (quasi 75 mila contribuenti) nell’attuale difficile congiuntura economica». è la risposta dell’ex assessore Stefano Aggravi alle accuse di mancanza di visione. «La prima mossa di questo governo è stata quella di cancellare la misura con la volontà di definire in futuro nuove esenzioni IRAP. Nella legge di stabilità da noi proposta erano già previste agevolazioni IRAP per società cooperative, per le nuove attività economiche operanti in Valle d’Aosta e per i rifugi alpini. Non comprendiamo dunque la ratio di questa scelta: perché eliminare con un colpo di spugna il certo per l’incerto? Che ne sarà dei circa 5 mln che comunque verranno presi dalle tasche dei nostri concittadini?».
(simona campo)