Aosta, il problema amianto resta irrisolto
Amianto ad Aosta, il problema resta irrisolto.
È quanto rileva la Lega Vallée d’Aoste che, con una mozione che presenterà per la prossima seduta del Consiglio regionale, chiede che vengano rispettate le norme a tutela della salute pubblica.
«Il tetto dell’autolavaggio Pansera di Aosta è in grave stato di deterioramento. A rischio la salute pubblica», tuona il consigliere comunale del Carroccio, Etienne Andrione.
Dodici mesi senza far nulla
Come già riportato da Gazzetta Matin, a un anno dall’emissione dell’ordinanza, non è ancora stata rimossa la copertura in amianto del tetto dell’autolavaggio Pansera di Aosta. Con l’ordinanza n. 41 del 16 gennaio 2018, il Comune di Aosta aveva disposto che i proprietari dell’autolavaggio di viale dei Partigiani procedessero alla rimozione della copertura in amianto «con assoluta immediatezza», dato il grave stato di deterioramento in cui versava il tetto e il conseguente pericolo per la salute pubblica.
La riunione dell’ufficio Ambiente
Martedì 8 gennaio si è riunito l’ufficio Ambiente del Comune di Aosta per affrontare la questione. «Stiamo ancora approfondendo – spiega l’assessore Delio Donzel – e abbiamo chiesto ulteriori pareri legali. Prima di dar corso all’ordinanza vogliamo essere sicuri di poter essere noi a rimuovere il tetto forzosamente».
La lettera al Presidente della Regione
La questione del tetto dell’autolavaggio Pansera era approdata più volte in consiglio comunale. Quattro sono state, nell’ultimo anno, le iniziative presentate dal consigliere comunale del gruppo “Lega – Aosta nel cuore” Etienne Andrione. A un anno dall’emissione dell’ordinanza, il consigliere comunale del Carroccio, insieme ai colleghi di minoranza, ha scritto ieri al presidente della Regione al fine di ottenere l’esecuzione dell’ordinanza.
Commenta Andrione. «Siamo di fronte a un grave rischio per la salute pubblica. Il tetto oggetto dell’ordinanza si trova in un grave stato di deterioramento e le fibre di amianto sono estremamente volatili. Non possiamo ormai che rivolgerci all’autorità sovraordinata, il Presidente della Regione, ai sensi dell’art 28, comma 2, della legge 54/1998, a ottenere il rispetto di un’ordinanza che il Comune stesso si ostina a non applicare accampando improbabili scuse».
La legge
L’articolo 28 della legge 54/1998 stabilisce infatti che, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, il sindaco possa adottare provvedimenti contingibili e urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini. Nel caso in cui il sindaco non provveda, il presidente della Regione «previa diffida ad adempiere entro un congruo termine, provvede in via sostitutiva con proprio atto o mediante la nomina di un commissario ad acta». Perciò, nel caso in cui l’amministrazione comunale non provveda a dar corso all’ordinanza del gennaio scorso, potrebbe essere l’amministrazione regionale a intervenire al suo posto.
La mozione
Sarà presentata nella prossima seduta del consiglio regionale una mozione con cui il gruppo regionale della Lega impegna il Presidente della regione, in base all’articolo 28 della legge 54/1998, a «richiedere l’adempimento di quanto previsto dall’ordinanza 41/2018 al sindaco di Aosta o a provvedervi con proprio atto».«Spiace sottolineare – conclude Andrione – l’inadeguatezza dell’Amministrazione comunale, quando invece Aosta dovrebbe recuperare centralità e capacità di azione per uscire magari dal cono d’ombra della Regione, ma il tema della tutela della salute pubblica non ci lascia altra scelta».
(simona campo)