Longarini-Cuomo-Barathier: pm intende acquisire gli atti di Geenna
Durante l'udienza relativa al caso Longarini-Cuomo-Barathier, tenutasi venerdì 8 febbraio, il pm Giovanni Polizzi ha chiesto al gup di inserire nel fascicolo la documentazione relativa all'operazione Geenna.
Processo Longarini, Cuomo e Barathier; la sentenza è attesa per marzo.
L’udienza
A dicembre, il giudice aveva disposto il rinvio dell’udienza per febbraio. Durante l’udienza odierna, il pm milanese ha presentato la documentazione che intende inserire all’interno del fascicolo su cui si basa il processo (rito abbreviato) che vede coinvolti l’ex procuratore facente funzioni di Aosta, Pasquale Longarini (difeso dai legali Anna Chiusano e Claudio Soro); il titolare del Caseificio Valdostano Gerardo Cuomo (Maria Rità Bagalà e Gilberto Lozzi); il titolare dell’albergo Royal e Golf di Courmayeur, Sergio Barathier (Fulvio Simoni e Jacques Fosson). L’accusa mossa nei confronti degli imputati è induzione indebita a dare o promettere utilità e (solo Longarini) favoreggiamento (perpetrato tramite la rivelazione di segreto d’ufficio); secondo l’accusa, Longarini – nell’aprile 2015 – avrebbe aiutato Cuomo «a eludere le investigazioni condotte dalla Dda di Torino» in un «procedimento penale» in «materia di criminalità organizzata».
Gli atti di Geenna
Il pm sarebbe dunque intenzionato a inserire nel processo – che essendo celebrato con rito abbreviato, si “basa sul fascicolo della Procura” – alcuni atti, tra cui l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, disposta dal giudice per le indagini preliminari, Silvia Salvadori. Il gup, Guido Salvini, si pronuncerà sulla richiesta dell’accusa entro il 18 febbraio, data in cui è prevista la prossima udienza. Le difese si sono opposte alla richiesta del pm.
Presumibilmente, la sentenza arriverà il 22 marzo, a seguito dell’ultima udienza in programma.
(fe.do.)