Consiglio Valle: Barocco passa con i voti di M5S
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 06/03/2019

Consiglio Valle: Barocco passa con i voti di M5S

Contro la convalida del consigliere unionista Giovanni Barocco Lega e Mouv'

Sulla convalida del consigliere Giovanni Barocco (primo escluso della lista dell’Union valdôtaine con 860 preferenze) la differenza la fa M5S  che vota con la maggioranza «sì al subentro». Motivano: «è un atto dovuto per legge». Si astengono Daria Pulz (Adu) e i consiglieri di Rete civica –Alliance citoyenne Chiara Minelli e Alberto Bertin.

No da Lega Vallée d’Aoste e Mouv’ alla surroga. Invocano elezioni anticipate. «Il resto è questione di lana caprina» taglia corto Roberto Cognetta. «State facendo stampella per la maggioranza perché avete paura di nuove elezioni» aggiunge Nicoletta Spelgatti, stigmatizzando il «sì» dei grillini e di Rc-Ac. Barocco può integrare le fila del governo Fosson riportando gli equilibri 18 a 17.

Il dibattito

Stefano Aggravi (Lega). «C’è un dato di fatto, oggi questa maggioranza non ha i numeri per approvare la convalida di Giovani Barocco. I valdostani hanno bisogno di risposte. Chi oggi prenderà determinate posizioni se ne assumerà le responsabilità. Oggi noi vogliamo dare un segnale politico non siamo qui solo per ratificare».

Elso Gerandin (Mouv’). «Siamo arrivati al nocciolo della questione: la maggioranza non ha i numeri per la sostituzione». Fa appello alla correttezza politica e invita il presidente Antonio Fosson alle dimissioni «per evitare uno scontro istituzionale. Oppure si alzi e dichiari se c’è una nuova maggioranza ne prenderemo atto». Precisa comunque non si andrebbe automaticamente alle dimissioni.

Luciano Mossa (M5S). «Sono stupito dal comportamento della Lega e del Mouv’. Quando chiedemmo le dimissioni dei consiglieri condannati dalla Corte dei Conti la Lega votò contro. Noi siamo chiamati oggi a valutare le incompatibilità che impedirebbero la convalida. Se queste non esistono non vedo perché non votare la convalida del consigliere. Se questi sono giochetti per anticipare le urne con la vecchia legge non ci stiamo».

Ancora

Patrizia Morelli (Alpe). «La convalida è un atto dovuto e non una concessione magnanima. Ci sono leggi che normano l’incandidabilità, l’ineleggibilità e l’incompatibilità. Le leggi sono state rispettate e non si può che procedere alla convalida. Chi non intende dare il diritto di entrare in aula a un consigliere se ne assumerà le responsabilità.

Chiara Minelli. «Siamo semplicemente chiamati ad applicare l’articolo quattro del regolamento e a votare la ricostituzione del plenum del Consiglio regionale. Si tratta di un atto meramente amministrativo. Non c’è nessuna nuova maggioranza né la volontà di abdicare alla questione morale». Tuttavia ricorda la vicenda degli anni ’90 quando Barocco fu indagato e condannato in primo grado (poi assolto) per una vicenda di voto di scambio.

Daria Pulz (Adu). «Non possiamo sollevare questioni formali. Non basta sostituire un consigliere ma bisogna ritornare alle urne. Si sostituisce un consigliere Uv con un altro dello stesso partito che conserva ben poco della sua onorata storia. Le mie dimissioni restano disponibili. Arrendiamoci alla disfatta». Il voto è di astensione.

Pierluigi Marquis (Stella Alpina). «Impedire oggi la convalida significherebbe impedire la funzione dell’aula e impedire a un cittadino eletto di rappresentare i suoi elettori. Siamo chiamati ad assumerci la responsabilità di convalidare un atto tecnico-amministrativo. Nessuna causa ostativa è emersa dalle verifiche pertanto con molta serenità possiamo votare. I ragionamenti politici sono oggi fuori luogo».

Jean-Claude Daudry (Uvp). «La questione va ricondotta a quello che è. Siamo chiamati a votare due atti tecnici: prendere atto della sospensione di Sorbara e della convalida. Il signor Barocco ha gli stessi nostri diritti. In caso contrario sarebbe un atto discriminatorio».

Luca Bianchi (Uv). «Riporterei la discussione sulla ricostituzione del Consiglio che è un atto dovuto. Qualcuno ha capito che era una presa d’atto altri hanno approfittato della ghiotta occasione».

(foto: Giovanni Barocco in attesa di entrare in aula)
(danila chenal)

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