Tar VdA: «Faremo sì che i valdostani credano in questo Tribunale»
Il Tribunale amministrativo regionale per la Valle d'Aosta ha inaugurato l'anno giudiziario.
«L’impegno è quello di far sì che il popolo valdostano creda in questo Tar (Tribunale amministrativo regionale ndr), ed è una promessa alla quale né chi vi parla, i miei colleghi e i collaboratori di questo Tribunale non intendono minimamente sottrarsi». Lo ha detto il presidente del Tar sezione Valle d’Aosta, Andrea Migliozzi, durante il suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, che si è tenuta giovedì 14 marzo. Il presidente ha poi spiegato: «Mi avvio al terzo anno di titolarità di questo Tar e devo dare atto di un’esperienza umana e professionale molto bella e positiva, avendo avuto modo di riscontrare in maniera tangibile il senso di accoglienza e disponibilità di questa popolazione».
Procedimenti giudiziari in calo
I ricorsi introitati nel 2018 sono stati 51, in lieve calo rispetto all’anno precedente (59). Tuttavia, secondo Migliozzi, questo dimostra «un decremento dell’afflusso di gravami di una certa rilevanza e costanza nel tempo, con un trend che è a dir poco preoccupante». Il presidente ha poi aggiunto: «Nessuno mi toglie dalla mente che la diminuzione dei procedimenti giudiziari, in sede amministrativa come in quella civile, in Valle come altrove, è direttamente collegata agli esosi costi della giustizia imputabili, per la gran parte, al contributo unificato, che incide negativamente nella decisione di attivare l’iniziativa giudiziaria». Questo nel senso che «scoraggia la domanda di tutela giudiziale da parte di chi vede lesa la propria situazione giuridica soggettiva».
I dati del 2018
Entrando più nel dettaglio, i temi principali dei ricorsi sono stati: l’urbanistica (15), gli appalti pubblici (10), concessioni e autorizzazioni (9); nel 2018, vi è stato solamente un ricorso in tema di sicurezza pubblica (nel 2017 erano stati 9). Il presidente della sezione valdostana ha poi precisato che «i provvedimenti giurisdizionali complessivamente emessi dal Tribunale nel 2018 sono stati 78, dei quali 19 cautelari». Le sentenze, invece, «sono state 59». Al 31 dicembre, risultavano quindi pendenti 32 ricorsi.
Le decisioni più rilevanti
«Questo Tar ha affrontato tematiche giuridiche molto varie e complesse – ha detto Migliozzi -, in un contenzioso che non ha niente di più ma neanche niente di meno di quello che contrassegna i Tar delle altre Regioni di ben più vaste dimensioni geografiche e demografiche». Tra le decisioni «particolarmente rilevanti» elencate dal presidente, la decisione n.35 del 2018, «intervenuta su un contenzioso attivato in relazione alle deliberazioni, assunte dal Comune di Aosta, recanti la disciplina della gestione delle zone a traffico limitato e delle restrizioni assunte in proposito dall’amministrazione circa l’accesso, la sosta e il parcheggio in queste zone». Un altro esempio citato riguarda «la sentenza che ha definito il ricorso proposto nei confronti della Regione Valle d’Aosta in tema di assistenza scolastica e sanitaria in favore di soggetti disabili. Questo Tribunale non ha esitato ad affermare, in relazione a una condizione di gravissima disabilità che affligge un bambino di sette anni il diritto a ottenere da subito tutte le cure di tipo educativo, assistenziale e sanitario».
Gli obiettivi del 2019
Migliozzi ha spiegato che «è nostro preciso intendimento contribuire alla soluzione delle criticità che certamente non mancano in un territorio che pure possiede un patrimonio identitario che rappresenta un unicum nel panorama nazionale, un patrimonio da conservare gelosamente e difendere strenuamente; di questi valori, il Tar vuole farsi interprete». Durante la cerimonia, è stato annunciato che, nei prossimi mesi, la struttura della formazione decentrata del Tar attiverà una serie di incontri, lezioni e conferenze su tematiche di diritto pubblico, che vedranno la partecipazione di magistrati e docenti universitari. «Questo percorso formativo si concluderà con un convegno sull’azione amministrativa alla luce dei 30 anni dall’entrata in vigore della legge n. 241/1990 sul procedimento amministrativo» ha concluso Migliozzi.
In foto, Andrea Migliozzi (al centro) e i giudici Davide Soricelli (dx) e Angelo Maria De Bernardi (sx).
(f.d.)