Crisi di governo: mozione di sfiducia a Baccega chiave di volta
Ai 17 dell'ex maggioranza non resta che accettare la proposta di Rete civica per evitare il voto anticipato
Bisognerà aspettare il voto sulla mozione di sfiducia all’assessore alla Sanità Mauro Baccega per conoscere, ufficialmente, l’esito della crisi di maggioranza, innescata dall’uscita di Claudio Restano. Secondo punto all’ordine del giorno su 74, sarà discusso nella mattinata di mercoledì 12 giugno in Consiglio Valle. Con la sua astensione Rete civica farà scattare di fatto il semaforo verde per un governo di scopo bis. Rc ha presentato la sua proposta al presidente Antonio Fosson nella mattinata di oggi, martedì 11 giugno. Ai 17 – Alpe, Uv, Uvp, Sa e Gm – non resta che aggrapparsi alla ciambella di salvataggio visto che l’ipotesi del voto anticipato non piace quasi a nessuno a Palazzo. L’operazione ‘stampella’ rischia di innescare un dibattito fiume, inchiodando i lavori consiliari.
M5S, posizioni distanti
«Al momento le posizioni sono piuttosto distanti: restiamo comunque disponibili a ulteriori confronti, nel merito delle proposte programmatiche, conseguenti ad una eventuale apertura da parte delle differenti forze politiche rispetto all’accettazione dei nostri requisiti». Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Movimento 5 stelle che hanno incontrato i rappresentanti della maggioranza e di Rete Civica, in distinte riunioni, per confrontarsi sulle reciproche posizioni in merito all’attuale crisi di maggioranza. «In entrambi gli incontri il M5S ha sottolineato che l’accettazione dei tre prerequisiti (la riduzione degli stipendi, l’esclusione dei condannati dalle Presidenze e dalla Giunta, Cva in mano ai valdostani) è fondamentale per mettersi ad un tavolo e confrontarsi su eventuali punti per un programma di governo».