Corruzione elettorale, pm chiede assoluzione Mimmo Avati
Corruzione elettorale, chiesta l’assoluzione per Domenico (Mimmo) Avati.
La richiesta di assoluzione è stata avanzata dal pm Luca Ceccanti.
Mimmo Avati, 53 anni, è dipendente del Casinò di Saint-Vincent ed è stato candidato nell’UV alle elezioni regionali del 2018 (è stato il terzo escluso con 815 voti).
Con la richiesta di rinvio a giudizio, la procura puntava ad approfondire in dibattimento il quadro probatorio, riascoltando tra l’altro alcuni testimoni che durante l’indagine avevano rilasciato dichiarazioni ambigue. Approfondimenti che però non sono possibili vista la scelta da parte dell’imputato del giudizio abbreviato, con cui il giudice decide in base agli atti già presenti nel fascicolo.
In tre intercettazioni dell’inchiesta ‘Do ut des‘, su un presunto giro di corruzione con epicentro la Valtournenche, un dipendente della casa da gioco spiegava di essere venuto a sapere di pressioni esercitate da Avati su dipendenti del Casinò, affinché votassero lui stesso, Augusto Rollandin e Mauro Baccega, e di una lista nera di lavoratori.
La soddisfazione dell’UV
L’Union Valdôtaine prende atto con soddisfazione dell’assoluzione di Domenico Avati dalle accuse di corruzione elettorale, ”perché il fatto non sussiste”.Ancora una volta il nostro Movimento è finito nel tritacarne mediatico per presunti fatti di cronaca, rivelatisi ancora una volta infondati ma che, una volta di più, hanno contribuito ad arrecare un pregiudizio all’immagine del nostro movimento e di un suo iscritto.
(re.newsvda.it)