Semipedonalizzazione Arco d’Augusto: presentata nuova richiesta di referendum
Dopo il tentativo andato a vuoto ad aprile, i consiglieri Lorenzo Aiello, Vincenzo Caminiti ed Etienne Andrione ha depositato in Comune un'altra richiesta che porti alla consultazione referendaria per la marcia indietro
Ci riprovano. Dopo il tentativo andato a vuoto ad aprile per la non conformità delle firme raccolte, i proponenti ripresentano la richiesta di referendum che chiede la marcia indietro sulla semipedonalizzazione e la conseguente riapertura al traffico dell’Arco d’Augusto.
L’iniziativa
Insomma, dopo la presenza di un “non residente” ad Aosta, che aveva vanificato la prima raccolta firme, Lorenzo Aiello (Casapound), Vincenzo Caminiti (Gruppo misto di minoranza) ed Etienne Andrione (Lega) sono ripartiti con un altro tentativo e martedì 9 luglio hanno presentato in Comune 14 firme di residenti ad Aosta. «Questa volta non ci saranno errori» sorride ironicamente Aiello, che poi entra nei dettagli della decisione.
Mancate promesse
«Dopo l’iniziativa presentata in consiglio comunale – ricorda il consigliere comunale – abbiamo accettato la proposta del sindaco Fulvio Centoz di aspettare la commissione dedicata all’argomento e far tramontare l’idea di presentare un’altra richiesta di referendum».
L’attesa, però, sembra essere stata vana. «Ci siamo presentati in maniera propositiva – continua Aiello -, abbiamo fatto domande e ricevuto risposte che, sulla carta, potevano anche bastare, ma abbiamo preteso almeno un impegno, la realizzazione entro la fine dell’anno delle rotonde tra via Monte Emilius e corso Ivrea e tra via Monte Emilius e via Clavalité».
L’intento era chiaro. «Avremmo rinunciato, ma volevamo un segnale, cosa che non è arrivata – spiega ancora -. Ci è stato detto che la realizzazione delle rotatorie sarebbe stata possibile solamente a marzo 2020, guarda caso a ridosso delle elezioni. È assurdo, visto che una rotonda (quella con corso Ivrea ndr.) è già stata testata, mentre l’altra necessita dell’abbattimento di 20 centimetri di muretto: l’ingegnere in commissione l’ha detto chiaramente, il progetto c’è e si potrebbe fare domani».
«No all’intervento spot»
Da qui la rinnovata volontà di andare avanti sulla strada del referendum. «Non vogliamo che questo intervento parziale, che sa tanto di spot elettorale, rimanga così a lungo, anche perché la viabilità è assurda – conclude Aiello -. È bene che si torni alla circolazione originaria, poi si affrontino i lavori quando tutto sarà pronto per un intervento serio. Anche perché, in queste condizioni, con barriere di protezione che, come visto in due incidenti all’Arco d’Augusto e in via Parigi, non reggono eventuali impatti, non è assicurata nemmeno l’incolumità dei cittadini».
Il sindaco
È secco il commento del primo cittadino, Fulvio Centoz: «Si faranno le verifiche del caso e a questo punto si inizi l’iter, sarò felice di fare campagna elettorale per il no» esclama il sindaco, alla luce della decisione dei proponenti.
«Sono tranquillo»
Centoz analizza anche la situazione, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: «Sono tranquillo, anche perché sarà difficile spiegare alla gente la volontà di riaprire perché si vuole la pedonalizzazione completa – dice il sindaco, che entra poi nei dettagli -. In commissione abbiamo dato un’infarinatura e ci siamo presi l’impegno di presentare a settembre tempistiche certe; non va bene? Che si voti».
«Spreco di soldi»
Il sindaco non le manda a dire e ribatte alle accuse: «In questo momento attendiamo l’elaborazione del progetto preliminare, un aggiornamento di quello del 2011, che arriverà entro settembre – continua Centoz -. Subito dopo andremo in commissione, approveremo il progetto e stralceremo le due rotonde, per dare il via alla sperimentazione. Per rimanere largo ho detto che tutto si farà entro il 2020, ma le tempistiche sono da definire e potrebbe avvenire anche prima».
Il primo cittadino passa al contrattacco: «Non capisco questa scelta, mi sembra solo un modo per far spendere soldi pubblici in maniera poco sensata – conclude -. Ci si poteva giocare la questione in campagna elettorale, dove la gente ti vota in base alle tue idee: a sei mesi dalle elezioni mi sembra uno spreco inutile di denaro».
Il quesito
Per questo secondo tentativo, non cambierà il quesito: «Siete favorevoli alla riapertura completa della viabilità attorno l’Arco d’Augusto, quale era prima degli interventi attuali di semipedonalizzazione, fino al completamento di ogni attività finalizzata alla pedonalizzazione dell’area così come indicata dal Piano generale del traffico urbano approvato nel 2011?».
Tempistiche
Allo stesso modo, non cambierà l’iter previsto per l’eventuale accettazione della proposta referendaria, con il primo cittadino che dovrà nominare una commissione tecnica (di tre elementi), a cui toccherà il compito di valutare l’ammissibilità del quesito entro 90 giorni.
Dopo l’eventuale via libera, i proponenti avranno ancora 90 giorni per raccogliere le 1.500 firme necessarie all’indizione del referendum.
(al.bi.)