Casinò, due creditori si oppongono al piano di concordato e chiedono il 100% di quanto gli spetta
Casinò di Saint-Vincent e (soprattutto) Grand Hotel Billia valgono di più. Lo sostengono due creditori che lo hanno segnalato al commissario Ivano Pagliero in merito al concordato preventivo. Lo ha anticipato il sito gioconews sabato 20 luglio.
Rappresentati dall’avvocato Maria Chiara Marchetti di Aosta, i due creditori hanno presentato una segnalazione volta a dimostrare che il Casinò ha attivo disponibile più che sufficiente a pagare interamente tutti i creditori (compresi i chirografari) e non solo il 78% (o il 60% come precauzionalmente indicato da Pagliero) in oltre cinque anni.
Sarà ora il commissario Pagliero a effettuare le valutazioni in merito e ad esprimere un parere che sarà poi discusso con i responsabili della procedura. I due soggetti (che avevano votato contro il piano di concordato) vantano un credito, nei confronti del Casinò, di circa 200mila euro.
Alla proposta del Casinò, però ha già aderito la maggior parte dei creditori. In totale, la società si è impegnata a pagarne 60 milioni tenendo conto delle riduzioni legate ai crediti chirografari.
La Lega vuole vederci chiaro
Sulla vicenda la Lega ci vuole vedere chiaro e ha presentato questa mattina un question time per la prossima adunata del Consiglio Valle in programma mercoledì 24 e giovedì 25 luglio.
La Lega ricorda che l’avvocato Marchetti è stata il difensore dell’ex manager della Casa da gioco, Luca Frigerio. Inoltre la Lega chiede notizie in merito a eventuali legami di parentela dell’avvocato Marchetti e il professionista che aveva partecipato a dicembre 2018 a una riunione dell’allora presidente del Consiglio Valle, nel corso della quale sarebbe stata indicata una possibile alternativa al piano di concordato, la “Prodi-bis“.
(re.newsvda.it)