Vigili del fuoco, Fosson: sì all’equiparazione, ma con competenza regionale
«L’incontro di venerdì 23 agosto era propedeutico alla ripresa dei lavori della Commissione paritetica che sta lavorando alla verifica di revisione ad una norma di attuazione dedicata alla questione sollevata con il referendum da parte dei Vigili del fuoco». Lo precisa il presidente della Regione, Antonio Fosson, in risposta alla nota diramata dal sindacato Conapo/Cigl valle d’Aosta.
Nella nota, Conapo/Cigl sottolinea come «l’Amministrazione si è presentata alla riunione senza una bozza di documento e neppure con un’analisi dei costi da affrontare, ma ha convocato le organizzazioni sindacali per sapere in quale direzione muoversi».
Per Conapo/Cigl «la posizione dei Vigili del fuoco della Valle d’Aostaè molto chiara: vogliono il Corpo nazionale e gli stessi diritti di cui ora sono privati – sottolinea il segretario della Funzione pubblica di Cgil, Igor De Belli -. Solo quando ci sarà un documento con una proposta valida e scritta si potrà valutare in assemblea».
«E’ passato quasi un anno dalla manifestazione sotto palazzo regionale dei vigili del fuoco e dopo l’incontro di venerdì non possiamo che constatare che l’Amministrazione non sa ancora come muoversi».
Le rassicurazione del Governo regionale
«Proprio per dimostrare la volontà della Regione di proseguire nel percorso delineato nei mesi scorsi – prosegue il presidente Fosson – ho sottoposto all’attenzione delle organizzazioni sindacali, dopo l’incontro di inizio luglio e prima di far proseguire l’iter amministrativo, una duplice ipotesi di lavoro. La prima è volta a istituire un’area separata di contrattazione regionale che tenga conto delle specificità del settore e degli altri che si occupano di sicurezza. L’altra diretta a estendere l’ipotesi di norma di attuazione, prevedendo l’equiparazione dei vigili del fuoco regionali a quelli statali, non solo per gli aspetti previdenziali, ma anche per quelli relativi al trattamento economico e allo stato giuridico, come già previsto per il personale docente e per il comparto sanità, mantenendo la competenza e il servizio in capo alla Regione»
Per quanto attiene alla questione economica – precisa il presidente Fosson – la posizione della Regione e dei funzionari è chiara: non appena saranno definite con lo Stato le modalità, saranno reperiti i fondi per l’equiparazione. E’ un impegno che tutta l’Amministrazione regionale ha preso, come è stato detto al tavolo, venerdì scorso. Ribadisco che la riunione era così impostata e risultava chiaro che si trattava semplicemente di condividere un percorso, per poi definirlo nel dettaglio, quantificando e reperendo le risorse necessarie, una volta individuata la soluzione più utile e, se possibile, condivisa.Poiché ogni equiparazione economica, giuridica e previdenziale dipende da un accordo con lo Stato e dal momento che lo Stato non ha risposto, la crisi rende i tempi ancora più lunghi. Ogni atteggiamento e percorso unilaterale risulta fuori luogo e non utile alla risoluzione della vertenza».
(re.newsvda.it)