Abbattimento lupo: allevatori e cittadini premono per l’approvazione della legge
ATTUALITA'
di Danila Chenal  
il 08/10/2019

Abbattimento lupo: allevatori e cittadini premono per l’approvazione della legge

Da Châtillon la testimonianza di un attacco del lupo a poche centinaia di metri dall'abitato dove a farne le spese è stata una capretta nana d'affezione

Specie lupo. Premono per l’approvazione della proposta di legge che ne prevede anche l’abbattimento la Coldiretti Valle d’Aosta, l’Arev, l’Ente Parco Mont Avic, alcuni consiglieri regionali e anche i cittadini. Giunge da Châtillon la testimonianza di un attacco del lupo a poche centinaia di metri dall’abitato dove a farne le spese è stata una capretta nana d’affezione.

La testimonianza

La denuncia arriva dalla signora Liana di Châtillon: «un lupo mi ha sbranato la capretta tibetana nana a poche centinaia di metri dalla mia casa, appena dietro la stazione del paese, sulla strada per Ussel che costeggia la Dora». L’attacco risale a mercoledì 2 ottobre notte. A fare la scoperta la mattina seguente il figlio. Sul posto sono stati chiamati il veterinario e gli uomini della forestale, che hanno confermato, da una prima ispezione e vista la dinamica, l’ipotesi che si trattasse di un lupo. La certezza si avrà con il risultato degli esami del Dna.

Prosegue lo sfogo: «la prima delle due caprette, che avevo acquistato per tenere in ordine il prato davanti a casa, è sparita due mesi fa. Ora anche la seconda. Non ne faccio una questione di rimborsi ma di sicurezza. I lupi, non contrastati, sono sempre più sicuri di sé e non temono nulla. Ho saputo di un allevatore di Saint-Vincent che cinque delle sue pecore sono state sbranate non troppo distanti dall’hôtel Billia. Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi».

Le audizioni

Riporta il presidente della terza Commissione, Alessandro Nogara. «I rappresentanti degli allevatori hanno espresso apprezzamento per essere stati coinvolti nella stesura del provvedimento;  hanno auspicato che sia approvato al più presto, in quanto le misure di protezione messe in atto non si sono rivelate sufficienti a tutelare l’allevamento. I responsabili del Parco naturale del Mont Avic hanno riferito che il monitoraggio, condotto in collaborazione con il Corpo forestale valdostano, ha rilevato che vi è un branco che si sposta su tre vallate, Champorcher, Champdepraz e Clavalité, con un’area molto estesa».

La reazione

«Abbiamo espresso soddisfazione per i contenuti di questo disegno di legge». Lo hanno spiegato il presidente Alessio Nicoletta e il direttore Richard Lanièce presenti in audizione. «Per noi è un vero e proprio passo avanti che va nella direzione di difendere i nostri allevatori e rassicurare le nostre piccole comunità». «Con questo provvedimento di legge non si potrà risolvere il problema della convivenza uomo-lupo ma si da un segnale di attenzione al mondo agricolo aprendo la possibilità di interventi alternativi a fronte del fallimento dei sistemi di prevenzioni e a situazioni di pericolo».

Riflessioni

Così il consigliere unionista Giovanni Barocco. «Il lupo è bellissimo animale, ma la Valle d’Aosta, come ha messo in rilievo qualcuno, non è il parco Yellowstone con Yoghi e Bubu , con centinaia di migliaia di chilometri quadri a disposizione. La nostra Valle, che non dimentichiamolo è montagna, è popolata fino ad alte quote grazie agli sforzi compiuti da tanti agricoltori per generazioni e generazioni. La convivenza la vedo davvero molto molto difficile. Il fenomeno lupo sta assumendo dei contorni preoccupanti.Il Consiglio regionale approvi in fretta, prima che sia troppo tardi, questo disegno di legge, che introduce misure di prevenzione e di intervento per controllare il fenomeno lupo».

(d.c.)

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