Decreto imprese: riconosciuta la stagionalità del lavoro degli impianti a fune
Accettato l'emendamento del senatore valdostano Albert Lanièce
Il Parlamento riconosce la salvaguardia della stagionalità del lavoro degli impianti a fune. Il senatore valdostano Albert Lanièce ne ha ottenuto l’inserimento nel decreto legge Imprese. «Nel provvedimento sulle crisi aziendali, grazie a un emendamento a mia prima firma e presentato assieme al senatore Bressa, è stata riconosciuta e salvaguardata la stagionalità del lavoro degli impianti a fune. È una norma importante, a tutela delle opportunità occupazionali delle aree di montagna. Con la precedente normativa si rischiava un aggravio di oneri, con danno per le occasioni di lavoro e per i fruitori del servizio».
«Ringrazio il Governo, in particolare la sottosegretaria Francesca Puglisi e il viceministro Antonio Misiani e naturalmente i membri della Commissione che hanno accolto anche il nostro emendamento sulla clausola di salvaguardia, così come quello, a prima firma Steger, sui ricorsi in materia di lavoro nella Provincia Autonoma di Bolzano, dimostrando così una generale attenzione per le autonomie speciali».
Caso Ilva Taranto
«Siamo molto preoccupati e attenti sull’ex-Ilva di Taranto. Concordiamo con la necessità di rivedere e aggiornare in senso generale la strategia nazionale ma soprattutto quella europea sull’industria siderurgica; anche noi ad Aosta abbiamo una importante realtà che è quella della Cogne Acciai Speciali; riteniamo che questo settore debba essere tutelato con attenzione e rappresenti un elemento centrale dell’economia e delle possibilità occupazionali del Paese».
Secondo Lanièce «la verità è che la crisi delle imprese non interessa solo il Mezzogiorno, ma tutto il territorio nazionale, compresa la Valle d’Aosta. Penso ad esempio al caso della Shiloh. Di concerto con l’Amministrazione regionale ci stiamo confrontando col Governo per cercare di sostenere al meglio possibile l’azienda e soprattutto i lavoratori e le loro tutele».
(re.newsvda.it)